Echi lontani, la calma dell'Egeo, danze in strada nei Balcani.
Tempeste improvvise sulle candide isole greche, Guernica bombardata.
Lampi, urla strazianti, naufragi, graffi, lividi, lamenti, fantasmi, case infestate, un vento gelido.
La calma.
Un tango singhiozzante, un flamenco rotto, un fado disperato, un canto anarchico in italiano cantato come se fosse in francese.
Abissale solitudine.
Gente che vuoi star zitta, per favore?
Disperazione
Ansia, crisi di panico, epilessia, lacrime, dolore straziante.
La causa, l'effetto, la cura.
Rumore.
La sconfitta definitiva, il fondo del baratro.
La risalita.
Matt Elliott è un uomo spezzato che canta con gli occhi chiusi.
Matt Elliott è mille Matt Elliott in delay.
Matt Elliott è una chitarra virtuosa sapientemente ammaestrata, i piatti raschiati di una batteria, un contrabbasso, ancora una chitarra.
Matt Elliott è il canto roco della Sirena. Ti ammalia, ti strappa il cuore, ti dilania le viscere.
Matt Elliott è un uomo gentile che ti sorride alla fine di un concerto troppo breve che però ti travolge.
Andate a vederlo, magari in un posto cupo e suggestivo con solo un pugno di gente, come il Bastione Alicorno. Magari in un posto con una buona acustica e dove nessuno lo costringa a chiudere dopo mezzanotte, non come il Bastione Alicorno.
Ma andate a vederlo.
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