Norvegia, 1994.
Øystein Aarseth, storico chitarrista dei leggendari Mayhem e reduce delle registrazioni di uno dei più famosi album Black Metal di sempre, è stato recentemente ucciso da Varg Vikernes, membro della storica one-man band Burzum e bassista degli stessi Mayhem dal '92 al '93. A differenza dei due, il cantante Dead non potrà contribuire alle registrazioni dell'album perchè morto suicida nel 1991. Verrà sostituito nel 1993 da Attila Csihar, che interpreterà i testi freddi, oscuri e ossessivi del defunto Dead in una maniera certamente originale rispetto a quella di molti altri cantanti della scena black. Dietro le pelli troviamo nuovamente Hellhammer, che dopo la sua entrata nei Mayhem risalente al 1988 (in sostituzione del precedente Manheim) diventerà membro fisso della band. Per finire, un Blackthorn alla seconda chitarra completa la line-up di "De Mysteriis Dom Sathanas", pietra miliare del movimento Black Metal, movimento del quale i Mayhem possono vantare di essere tra i maggiori innovatori ed ispiratori.
E' con "De Mysteriis Dom Sathanas" che i Mayhem si gettano alle spalle le loro contaminazioni speed/thrash chiaramente udibili nelle prime registrazioni "Pure Fucking Armageddon" o "Deathcrush" (le cui tracce vennero poi riprese in vari successivi live, raccolte e pubblicazioni) creando un album che già nei primi anni 90 definitiva chiaramente certi aspetti, standard di quello che sarebbe diventato il tipico sound Black Metal e impartendo una lezione a numerose band Black Metal successive. Importante notare come non tutte le tracce vennero però registrate per la prima volta nel '92-'93, essendo alcune contenute in pubblicazioni come la demo "Out from the Dark" o il "Live in Leipzig" nel quale è possibile udire una performance vocale di Dead.
Il ruolo di opener è lasciato proprio ad una di queste tracce: Funeral Fog. Appena il tempo di premere il tasto play e una scarica di malsano tremolo picking marchiato Euronymous e sormontato da un veloce blast-beat di Hellhammer ci trascina nel mezzo della Transilvania. Eccellente la voce di Attila, che in pochi versi riesce ad evocare un'atmosfera oscura e misteriosa. La micidiale ventata ci lascia dopo quasi sei minuti di puro Black Metal, ma neanche il tempo di riprendere fiato ed ecco arrivare un'altro classico del gruppo risalente ai tempi di Dead: la gelida Freezing Moon. Un riff glaciale, un testo disperato, un'assolo da brivido su una lenta e cupa ritmica ci portano dritti verso la maestosa Cursed in Eternity, ripetitiva e dai toni oscuri, ma probabilmente un gradino sotto le prime due leggendarie track. Tocca ora a Pagan Fears, ennesimo capolavoro del platter dai memorabili riff e dalla splendida performance vocale. Life Eternal è la traccia più lunga, cupa e cadenzata del platter, retta su pochi riff e con un basso molto marcato, dove il defunto cantante Dead testimonia tutta la propria disperazione interiore: i pensieri di un futuro (o meglio, passato) suicida. From the Dark Past si lascia tranquillamente (si fa per dire) ascoltare e passa il testimone a Buried by Time and Dust, insieme alle prime due tracce la più datata dell'album. Il compito di chiudere il cerchio e mettere la parola fine a questo immortale capolavoro del black viene dato proprio alla title-track, la stupenda ed evocativa De Mysteriis Dom Sathanas, una delle migliori del platter, ascoltare per credere.
In conclusione: "De Mysteriis Dom Sathanas" è un classico senza tempo, il capolavoro dei Mayhem e una tappa obbligatoria per chiunque voglia farsi un'idea di cos'è il Black Metal o avvicinarsi maggiormente a questo sottogenere. Suicidi, Omicidi, Incendi di chiese sono solo alcuni dei tragici avvenimenti che da sempre segnano la storia di questa band. I loro riff poco tecnici, le loro produzioni grezze e caotiche, i loro testi e atteggiamenti violenti, i numerosi fatti di cronaca che orbitano attorno alle loro figure hanno contribuito a creare un'alone di mistero attorno a questa leggendaria band. I Mayhem sono così, prendere o lasciare.
Some memories will never go away, and they will forever be here...
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