I Megaherz sono un gruppo di origine tedesca formatosi alla fine del secolo scorso.

Sin dal 2000, anno di pubblicazione del loro primo album, hanno avuto molto successo in Europa, ricevendo numerosi giudizi positivi. Il loro sound riesce ad alternare armoniosamente sonorità Heavy Metal ed elettroniche.

L’album che recensisco è il loro quinto album in studio, denominato appunto “5”. Si parte con “Dein Herz Schlagt”, intro tranquilla, per poi esplodere con violenza; merita un appunto Mathias Elsholz cantante del gruppo, che sperimenterà diversi modi di cantare nel resto dell’album. Passando per la potente “Gottlich” e la solennità di “Ja Genau” si arriva a “Gott Sein ‘04”, caratterizzata dagli onnipresenti cori. Appare un po’ sottotono “Wann Wirst Du Gehn” ma la successiva “Mach Dich Frei” è uno dei pezzi migliori dell’album: questa volta l’elettronica niente inserti elettronici, né cori, solo le chitarre che scandiscono un riff pesante e un ritornello granitico.

Eigentlich” segue la falsariga del brano precedente, mentre con “Zeig Mir Dein Gesicht” il gruppo svela le sue influenze Hard Rock; si prosegue con "Ebbe Und Flut”, brano relativamente tranquillo, che apre le porte al pezzo migliore dell’album: "Komm Ruber (Schattenland)” è l’unione perfetta tra chitarre dure e massicci inserti elettronici. Le successive “Weiter” e “Es Tut Weh” riprendono le sonorità di “Gottlich” e “Zeig Mir Dein Gesicht”, mentre la conclusiva “Augenblick” chiude con serenità questo ottimo “5”.

Possiamo concludere dicendo che i Megaherz sono uno dei pochi gruppi nel panorama Metal che utilizzano la loro lingua madre (il tedesco) e l’unico, insieme ai Rammstein nella scena Industrial Metal.

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