Quando mi sono iscritto su questo sito per scrivere recensioni , non avevo la più pallida idea di quale sarebbe stata la prima che avrei scritto , poteva essere un album appena uscito , un classico della musica , un greatest hits di qualche grande o piccolo artista o poteva semplicemente essere un album come tanti altri usciti che hanno riscosso il successo dovuto o meritato e ora ormai tutti lo hanno dimenticato. Invece io come mia prima recensione ho scelto un album particolare , un progetto particolare che però è uscito nel 1997 ed è subito caduto nel dimenticatoio diventando difatti l'album più sconosciuto e sottovalutato dell'artista . L'album in questione è "Blood On The Dance Floor" del 1997 di Michael Jackson l'indiscusso "Re del pop" , partendo dalla produzione di questo album c'è da dire che non è un album del tutto voluto dall'artista infatti era stato fatto e forzato dalla casa discografica per accompagnare la seconda parte del "History World Tour" ed è un album remix o meglio diviso in due parti ovvero i primi 5 brani sono inediti dell'artista che sono perlopiù canzoni scartate da album precedenti come la title track che doveva originariamente comparire in "Dangerous" del 1991 , poi però solo in seguito completata e riarrangiata per farla inserire in questo album, oppure "Is It Scary" brano dove è più famosa la sua lunga produzione più che la canzone stessa difatti doveva essere la colonna sonora del film "La Famiglia Addams 2" e infatti lo stesso Jackson preparò un videoclip apposito per la canzone con i due attori protagonisti nel film come cameo all'interno del video , purtroppo però in seguito alle famose accuse del 1993 , il video restò incompleto e la canzone finì negli archivi della casa discografica fino alla produzione di questo album. Ma l'album perchè secondo il mio modesto parere risulta essere un album semplicemente uscito nel periodo sbagliato al momento sbagliato e con una produzione sbagliata, ma che in realtà può essere davvero considerato non un capolavoro ma almeno all'altezza del precedente ovvero "History" , cominciando dal fatto che il vero lato negativo di questo album sono i remix , purtroppo per quanto realizzati davvero bene con grandi esperti del genere i remix risultano deboli per il semplice fatto di aver utilizzato canzoni che non erano adatte al remix come "Earth Song" oppure " You Are Not Alone" che sono brani scritti per non essere ballati ma per essere ascoltati infatti non a caso sono tra i brani più lenti della carriera di Jackson quindi convertirli in una versione remix non può che dannegiare sia il brano che l'album stesso , gli altri remix per il resto sono del tutto movimentati e ballabili anche sono uguali tutto e per tutto alle canzoni da discoteca del sabato sera , questo non vuol dire che non doveva essere quello l'effetto che doveva provocare però da un grande artista come Michael Jackson ognuno si aspetta sempre il meglio quando prova a sperimentare con nuove tecniche o generi musicali invece in questo caso si ricorre ai classici tipi di remix che ogni artista ha fatto in quel periodo senza novità , se fosse per i remix l'album sarebbe bocciato eppure come ho già detto sopra gli inediti rialzano l'album e lo fanno diventare davvero un bellissimo lavoro degno di Michael Jackson. Ora parliamo degli inediti allora la prima canzone che è anche il primo singolo è anche la title-track è una canzone pop davvero particolare nella carriera dell'artista infatti ha un ritornello che difficilmente una persona scorda ma ha anche una sezione strumentale molto più dark rispetto agli altri brani dell'artista difatti anche il testo davvero strano e del tutto nero infatti narra la storia di un omicidio in un club , tutte queste qualità insieme ad una parte del tutto instrumentale (tipiche dei brani di Jackson) davvero ben prodotta con sinth e effetti particolari è in quel periodo d'avanguardia rendono questo brano già un insolito capolavoro della discografia del cantante. Si continua con "Morphine" anche questa canzone del tutto cupa e nera sulla (come dice il titolo) morfina è sulla incapacità di dormire , canzone che spazia dal pop ma anche al rock con un riff di chitarra del tutto singolare nella carriera del cantante infatti un riff che sembra molto heavy metal , questa canzone inoltre fa uso anche (in modo perfetto e geniale) di una campionatura dal film "Elephant Man" precisamente una frase ne campiona, resta il fatto che anche non essendo un singolo il brano è anch'esso un mezzo capolavoro e si sente del tutto la rabbia del cantante che in quel periodo non se la passava del tutto bene. Si prosegue poi con "Superfly Sister" che risulta forse l'unica canzone che ricorda vagamente lo stile di Michael Jackson però del periodo di "Dangerous" quindi un RnB classico solo come Jackson lo sa fare . Poi si arriva ad un altro singolo ovvero "Ghosts" dove in questo caso è più famoso il videoclip della canzone stessa , video presentato perfino al festival di Cannes e scritto insieme a Stephen King , l'idea era quella di rifare o ricreare il successo di "Thriller" del decennio scorso con una canzone a tinte horror cupe ma allo stesso tempo pop e ballabile con un videoclip che sembra un film è pieno di effetti speciali , purtroppo nonostante le premesse c'erano tutte il videoclip di "Ghost" passa quasi innoservato e il singolo non arriva nella top10 quindi l'idea di una nuova "Thriller" non è stata del tutto riuscita , resta il fatto però che "Ghosts" è una bella canzone non è minimamente paragonabile a "Thriller" non ha neanche l'idea che sia un singolo poichè è una canzone bella che ascolti ma non ha un grande ritornello non è del tutto ballabile e poi il videoclip è palesemente un tentativo di rendere quello che con "Thriller" si era fatto ma moltiplicato per dieci infatti dura molto di più ha molti più effetti speciali , ha molte più scenografie e anche molti più attori ma resta il fatto che non servono le grandezze (come effetti speciali o scenografie) per rendere grande un videoclip ma una buona canzone è in questo caso non era del tutto all'altezza , ma come già detto il brano scorre bene non sarà mica un capolavoro non meritava (secondo me) di essere un singolo però non è neanche da buttare. La sezione degli inediti si conclude con la già citata "Is It Scary" che invece risulta con la stessa più o meno formula di "Ghosts" ovvero una canzone cupa ma allo stesso tempo pop , molto migliore e ballabile di quest'ultima , ha un ritornello davvero bello degna di essere un singolo e poi degli effetti particolari e un ritmo che ricorda vagamente il gothic-rock purtroppo però questo grande brano è singolo solo in alcune parti del mondo no internazione , questo fa quindi che questo brano non venga ricordato e perlopiù suonato in qualche concerto , ma resta un altro capolavoro di questo album. Arrivati alla fine di questa lunghissima recensione volevo dire che nonostante sia l'album più sconosciuto dell'artista con brani non del tutto famosi con una sezione di remix del tutto debole e in alcuni casi indecente , l'album resta (secondo me) un capolavoro dimenticato perlopiù nella parte degli inediti con brani del tutto diversi dai classici del "Re Del Pop" sia per quanto riguarda la parte strumentale , per quanto riguarda i generi ma anche per quanto riguarda i testi, come già detto che trattano temi molto scottanti come l'omicido oppure droga, quindi sta di fatto che come album non posso che consigliarvelo per quanto riguarda gli inediti , e almeno proviamo a scoprirlo di più perche ad oggi resta un semplice album di remix di Michael Jackson e niente di più. Grazie per la lettura

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