Italia... 2009: "Veramente vivo in tempi bui e non ho nulla di cui preoccuparmi perchè son diventato buio anch'io, ma di notte sono uguale agli altri" ...paese al tracollo, paese allo sbando... crisi su ogni bocca, giretti di parole vuote ma doppiate come direbbe Samuele Bersani.. ed' è questa forse la cosa più grave, esser coscienti della deriva e evitare di arginarla, lasciare solo fluttuare verbi e sostantivi stracolmi di retorica... quando mi diverto bevo!bevo!bevo! quando non mi diverto bevo!bevo! perchè il mio paese beve!beve!beve! perchè gli conviene bere!bere!bere....

I Ministri arrivano da Milano, la capitale dell'industria dell'immagine il nucleo di un nuovo capitalismo imperante (per stare dietro alla coerenza devo sciegliere le marche anche quando ho l'influenza) del fare soldi a tutti i costi del farsi vedere a tutti i costi, epicentro d'un terremoto peninsulare... ma è proprio dal letame che nascon i fiori (De Andrè docet)... hanno dovuto bendarmi perchè vedessi un pò meglio hanno dovuto drogarmi per farmi rimaner sveglio.... i Ministri sono la voce di tutti quelli che ancora una coscenza ce l'hanno (pochi) e questo "Tempi Bui" arrivato dopo quell'esordio ancora acerbo de "I soldi sono finiti" è un'antologia del nostro tempo, quasi un concept... basta uscire di casa e andare a farsi un giro giù in città o accendere la tv e lasciarla vomitare per qualche ora, in tutti i brani c'è realismo crudo e spiazzante, roba che qui non si sentiva da un bel pò... la rabbia dev'essere tramite per un cambiamento che nasca prima in noi stessi e poi si evangelizzi all'esterno, non serve manifestare e urlare slogan invecchiati al momento della verità tanto si tiran tutti indietro, i tempi sono cambiati... e non si può far molto contro i presidenti e comunque posi l'ascia a primavera... ma bisogna resistere evitare di scappare su a Berlino rinforzare le nostre fondamenta il nostro pensiero perchè se "alla gente piace vedere la faccia di Briatore" e se i giornali che la mettono in copertina vendono cazzo sono guaste le basi... non inganniamoci da soli predicando e sperando che prima o poi tutto cambierà perche il futuro è una trappola l'hanno inventato per rincoglionirci e cullarci è il presente il seme del tempo e guardare al passato per capire gli sbagli.... ora pagami non ha senso più chiamarti padrone se son qui e perchè non ho forze per andare altrove... abbandoniamo l'inazione uccidiamo Babbo Natale e scagliamoci con le braccia protese verso questo mondo...

Quest'album è un mare di merda in cui specchiarci, quest'album è qualcosa di eccezzionale, quest'album va ascoltato migliaia di volte, da quest'album deve partire sta benedetta rivoluzione... è un manifesto garage punk rock'n'roll... con inserti di canti tradizionali tra un brano e l'altro, radici culturali... come dicevamo prima guardare al passato... evitare proclami e sconfitte in partenza.. e se poi si spegne tutto e rimaniamo a guardarci? Non riusciranno più a contarci a dividerci per classi verrà il tempo di riunirsi annullarsi e sentirsi come gli altri... ma intanto iniziamo a provarci poi ne riparliamo....

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