Quando ho visto che mancava la recensione, mi sono lanciato a capofitto. Grande pecca.

Moby, grande artista poliedrico che non ha bisogno di presentazioni. Ci presenta un disco completo.

Affermare che sia semplicemente musica Elettronica sarebbe troppo riduttivo, significa tutto e significa niente.

Stavolta mi permetto di fare una specie di diario di bordo dei passi più meritevoli, nel mio caratteristico stile narrativo, di questo itinerario chiamato "Everything Is Wrong".

Tutto comincia con "Hymn", un tuffo puramente Ambient nell'acqua fresca dell'oceano Pacifico. Si ha subito la sensazione di essere vivi e inarrestabili, rappresentata dalla carica House/Rave di "Feeling So Real" e "Everytime You Touch Me", l'Electro-Punk di "All That I Need Is To Be Loved" e l'aggressività di "What Love?", inizialmente dall'atmosfera struggente Blues ma ben presto esplosiva con le sonorità quasi da Thrash Metal.

Una botta di vita, che nel giro di qualche minuto ti fa fermare a riflettere. Cambia l'atmosfera circostante.

Quando parte "Into The Blue" resti paralizzato, ti assale la tristezza. L'abbraccio tra due feti immersi nel liquido amniotico.

Nuove vite crescono e altre se ne vanno lentamente... con le melancoliche note delle strumentali "Everything Is Wrong" e "God Moving Over The Face Of The Waters".

Le lacrime scorrono come fiumi. Spiazzato di fronte alla fragilità dell'essere umano.

Al suono dell'eterea voce femminile di "When It's Cold I'd Like To Die", ti senti più solo che mai e cerchi disperatamente rifugio nella nebbia più fitta.

Amen.

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