Che nei Moonspell fosse in atto un processo di ritorno di fiamma rovente per le sonorità black metal era risultato evidente all'atto della pubblicazione, risalente allo scorso anno, di ‘Memorial', lavoro con cui la formazione portoghese metteva in essere un appesantimento dei suoni, abbandonando le atmosfere contaminate delle pubblicazioni del precedente periodo di carriera, per rivolgere nuovamente lo sguardo laddove tutto ebbe inizio.
È in quest'ottica che si deve guardare a ‘Under Satanæ', album che riprende i pezzi scritti agli albori dell'esistenza di Moonspell e li offre in versione ri-registrata da cima a fondo, donando ad essi una nuova veste, decisamente più attuale (non per nulla si sono recati presso gli Anfarm Studios per usufruire della produzione di Tue Madsen). Ecco quindi che le dieci composizioni proposte sono quelle rilasciate sino al 1994, ovvero l'EP ‘Under The Moonspell', il demo ‘Anno Satanæ' e il brano ‘Serpent Angel', che addirittura vide la luce a nome Morbid God, gruppo antecedente alla nascita dei Moonspell in quanto tali.
Dall'ascolto dei pezzi rinnovati si evince come le potenzialità tecnico/creative della band fossero già elevatissime e ora, grazie a un sound perfetto, risplendono nella loro grandiosa maestosità. Si percepisce nitidamente come il black metal fosse proiettato oltre gli insegnamenti della scuola scandinava, per abbracciare influenze metal avanguardiste, folk non banali (e di provenienza etnica) e orchestrali/sinfoniche. Credo che ‘Under Satanæ' debba considerarsi un omaggio di ottimo gusto, in grado di appagare la famelica sete di suono morboso dei seguaci di Moonspell nell'attesa del prossimo lavoro in studio.
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