YOOAAAAHHHAHAAAAA!!!!!!!!!!!! Pensavate fossi morto, èh??

E invece no, miei cari de-baseriani!!! YOOOAAAAA. Avevo spezzato il mio pc e sto lavorando sodo per comprarmene uno nuovo. Vi scrivo da casa del mio amico Brutal-Gio... e passo subito all'argomento in questione.

L'album è favoloso, leggendario, mitico e diabolicamente fatato. Presenta molti pezzi picchiati e campionati a elettro-noise sorretti da un impasto a base di chitarre ribassate e basso slappato, semplicemente unici (ma non quanto gli Slipknot!).
Il disco suona così perfetto e pulito grazie alla stessa compattezza sonora, nelle matrici pesanti, e stesso estro unico e inimitabile.

I Mudvayne sanno andare ben oltre le noiosissime melodie che si ascoltano ai giorni d'oggi, trovando violenza e malvagità con la spietatezza del loro sound. "The End of All Things to Come" è un lavoro più maturo che, pur lasciando intatta una buona percentuale di riff violenti e screaming, presenta una svolta "pop" del gruppo (ma non come la intedete voi, Yoaaaaa).

I Mudvayne, quindi, non propongono niente di nuovo, ma lo fanno in maniera egregia (non sono mica quei cacosi dei Massive Attack). Tutto l'album è nel segno di atmosfere oscure e violente: la bellissima "Silence" apre il disco nel migliore dei modi portando l'ascoltatore sulla "Ferrari di Schumacher", in conclusione loro sono una fusione di rabbia, solitudine, tristezza, amore e altri sentimenti sotto forma di musica.

Delizioso il cantante con i suoi sbalzi di rancore insieme alla velocità delle urla. Ma adesso è giunto il momento in cui gente come R.Williams, Victoria Adams, Elio e Le Storie Tese (??), o gente disperata come David Bowie, Tom Yorke, Bono e (il pelato andato a male di) Stipe facciano roba molto più potente e devastante come quella che ascolto io... perché è questo il vero futuro della musica.

YOAAAA!!!

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