Questo disco è come una qualsiasi pubblicità di merendine. In televisione, negli spot le brioches appaiono sempre più belle e dolci di come sono in realtà, con tante gocce di cioccolato, mentre in realtà sono buone sì, ma prescindibili e con una goccia o due. Ecco, il paragone tra un saccottino e questo "Babywoman", opera illustre della top model Naomi Campbell, è praticamente azzeccato: se il singolo "Love And Tears" prevedeva meraviglie, con i suoi battiti in bilico tra soul e trip hop, un ritornello profondo e non banale, una voce non bellissima ma godibile ed interventi strumentali davvero ben fatti (alla produzione ci sono Quincy Jones e gli U2), il resto dell'album si rivela un'immensa discesa negli inferi.
Una canzone peggiore dell'altra, con assoluta mancanza di verve o sensualità. A parte il singolo, forse si può salvare "I Want To Live", speed-dance anni '90 in cui Naomi ansima come una vacca in calore dicendo di bere per dimenticare e di voler vivere. Roba da notti erotiche, insomma. Però, il resto è da dimenticare, pop plastico da supermercato che se ad inizio anni '90 appariva cool, adesso sembra un orrore puro. Un pop così finto da far apparire una puntata dei teletubbies la visione della verità umana. Se magari, si fosse messa un po' più di anima e meno voglia di soldoni, il disco avrebbe decollato. Perchè "Love And Tears" è davvero una gran canzone, che si fa riascoltare più volte.
ll disco varrebbe 2, solo per "Love And Tears", ma abbasso di una stelletta solo per la orrenda foto di copertina, che ritrae la Campbell sul cesso intenta a rasarsi le gambe.
Elenco e tracce
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