"This Godless Endeavor" è l'ultima fatica dei Nevermore, quinetto americano specializzato nel thrash metal (non TRASH come ho letto molte volte..). Sicuramente il genere non è il mio preferito, però devo dare il giusto contributo a questo gruppo per un lavoro di tale grandezza.

...e pensare che la prima traccia, "Born", non parte proprio bene: l'inizio lascia un pò a desiderare, sopratutto per le voci di partenza che le considero orrende, ma anche per la troppa irruenza usata per aprire il cd! Va bene metterci grinta, però non c'è da esagerare!! Con il passare dei minuti fortunatamente si cambia strada e vi assicuro che vale la pena sentir il ritornello... è veramente pregievole. Si passa a "Final Product" che dà una marcia in più al lavoro: splendida sia a livello acustico che tempistico con Van Williams scatenato!! Forse un pò ripetitiva ma veramente ottima sopratutto nelle parti cantate. Ne segue un altro capolavoro: "My Acid Words" ha stessi tempi della precedente ma è più melodica, a metà infatti il ritmo rallenta passando da un suono aggressivo ad uno più dolce e profondo che mette i brividi. Nella parte strumentale la chitarra sale in primo piano per un ottimo assolo "accompagnato". Da gustare in ogni secondo. "Bittersweet Feast" inizia più tranquillamente per poi tornare al metal. Stesso sound e struttura delle precedenti, si rimane comunque ad alti livelli. La quinta traccia "Sentient" è una piccola sosta, viene aggiunto il pianoforte per renderla più orecchiabile e leggera. Per non perdere il filo, nel finale si ritorna al metal.

"Medicated Nation" è molto simile alle altre, sia per struttura che per suono..la monotonia non fa bene a nessuno, infatti è da questo pezzo che si potrebbe perder la concentrazione. "The Holocaust of Thought", totalmente strumentale, crea un'atmosfera calma ma allo stesso tempo misteriosa. E' il preludio alla seguente "Sell My Heart" che fin da subito alterna momenti di tranquillità ad altri più metal, senza però creare spunti degni di nota. Dopo 4 traccie leggermente sotto tono, finalmente con "The Psalm of Lydia" sento di nuovo una carica in più. Allora, io non sono un esperto di riff o assoli e non sono neanche un musicista, ma la schitarrata (passatemi il termine che rende più l'idea...) di Jeff Loomis nelle prime note di questa canzone è di una bellezza impressionante!!! Se leggete questa recensione vi consiglio di sentirvela. Dura solo 10 secondi, ma fa riamenr a bocca aperta per la velocità e profondità. Impressionante. "A Future Uncertain" parte lentamente per poi svegliarsi nei secondi successivi con Loomis in primo piano, però niente di speciale, tutto già sentito. "This Godless Endeavor" è la title track, diciamo subito che è un'ottima chiusura, sopratutto i minuti di partenza danno un buono spunto con suoni più "ragionati", senza strafare o perdersi in assoli complicati si arriva al termine del cd.

Allora, ci sono da dire ancora molte cose. Questo lavoro è molto buono. In ogni traccia si possono trovare delle eccellenti idee però non accompagnate fino in fondo. Le melodie e i suoni di molte canzoni, sopratutto nei ritornelli, sono ottime, ma le parti strumentale o le chiusure non sono alla stessa altezza. Parlando dei Nevermore, il batterista è di una bravura sconcertante, incredibile sia nella velocità che nella perfezione anche in passaggi molto difficili da suonare. Warrel Dane manca un pò di potenza e profondità (canta con una tonalità alta di voce, almeno in questo cd), ma c'è anche da dire che è straordinario nell'interpretazione che dà in ogni parola cantata. Dà una marcia in più e rende inconfondibile il suo stile... è il tratto caratteristico che distingue i Nevermore dagli altri gruppi simil metal. Infine il bassista e Jeff Loomis ci regalano in ogni canzone quel suono un pò malinconico e decadente che rende ancora più bello il tutto. L'unica "nota stonata" del cd è la somiglianza tra le traccie, hanno tutte un suono familiare, ma questo è un difetto di molti cantanti. Non un capolavoro, ma siamo vicini.

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