"Io sto nella pausa che c'è tra capire e cambiare"
Dopo 6 anni da Tradizione e tradimento, Niccolò Fabi è tornato. E sono tornato anch'io, per parlarvene. Inutile nascondercelo, in 6 anni Niccolò Fabi è diventato più cambiato. Io sono cambiato. Il mondo è cambiato. In 6 anni questo ragazzetto che scriveva di album italiani su un sito, come puro passatempo, è diventato un uomo, un uomo che ha vissuto in un mondo che in 6 anni ha visto di tutto: una pandemia, una possibile guerra, idioti del potere che sono diventati sempre più imbecilli. In 6 anni se ne sono andati parecchi (soprattutto Enrico "Erriquez" Greppi e Francesco Nuti, due artisti che senza di loro sarei completamente perso a questo punto e che anche nella morte hanno avuto sfiga, per il semplice fatto che nessuno dei due ha potuto vedere un mondo senza Berlusconi), e sono arrivati altri. E Niccolò Fabi, cosa ha tratto da questi 6 anni? Semplicemente che, a questo punto, non ha più molto altro da dire. A 57 anni il proprio vissuto diventa talmente ampio che incanalare tutto ciò nell'arte non basta più. Ma nonostante ciò, è riuscito comunque a rilasciare un disco nel mondo nel nefastato 2025. Come è successo? In sostanza: mollando. Mollando la società, le aspettative, il dovere come artista, dedicando 10 giorni di isolamento insieme ad altri artisti e musicisti per concepire un lavoro lontano dalla realtà. Ritornando all'origine dell'umanità. Musica. Cielo. 10 parole. 4 minuti. L'alba.
"Ma esiste un futuro"
Il viaggio è già iniziato, il flusso scorre come un fiume in piena. L'amore capita e decapita, perdi la testa e sei in balia di un rapporto creatore e distruttore. Il sesso come ibuprofene per le nostre insicurezze, un amore complice di un passato che ci trascina e ci blocca. Ma per Fabi sembra essere tutto passato: il rapporto tra musica e testa nella prima metà, dove la musica era leggiadra ed il testo apparentemente chiuso e pessimista, nella seconda metà torna la realtà, ed è tutto finito, la musica acquista ritmica, la grinta del reale esce fuori, il nuovo si fa avanti. Non c'è bisogno di pensare al passato, perché il futuro è davanti a noi, esiste, e combattiamo per averlo.
"O forse è tardi..."
L'uomo si può pure salvare, ma il mondo? Ipotesi di salvezza, teorie della creazione. Nulla ha importanza, ciò che ha importanza è la forza che il mondo sprigiona nella sua essenza. Nell'acqua che scorre, il sole che sorge, il fumo che sale e la mela che cade. Questo è ciò che va salvato. Se ci concentriamo sulle piccole cose possiamo continuare a vivere. L'alternativa è un asteroide, e si riparte da zero.
"Non si può guarire da sè stessi"
Gli uomini, il mondo, e infine...L'Uomo. Il nostro più grande nemico, la causa di tutti i nostri mali. Qualcosa dentro di noi che ci uccide. Ma è veramente un nemico? Stiamo lottando contro qualcosa di tangibile o contro lo specchio? Si può pure tentare di combatterlo, ma è inutile: non possiamo vincere contro noi stessi. E' una piega della stessa sostanza, e non può essere annullata. E quando lo realizzi, ecco che nel mite andazzo elettronico sopraggiunge una chitarra: è tempo di fare un passo indietro e di ricongiungersi con la propria essenza. Sentire il tepore. Percepire la calma. E andare oltre.
"Le cose cambiano, le case cambiano, l'unica scelta che ho è viverle"
Sono finite le battaglie. Sono rimasti i confronti. Un altro amore, un nuovo amore. Una ragazza giovane e un uomo di mezza età. Due persone diverse: lei ancora nel pieno degli anni, piena di vitalità ed essenzialmente libera e senza le pesantezze che il suo compagno ha; lei è solare, energetica, lui ama la solitudine, è nostalgico, è attento alla propria salute, eppure riesce a coltivare fiori. Alla fin della fiera, lui è sereno, nonostante tutte le sue paturnie, perché sa bene che ogni cosa è in evoluzione, e l'unica cosa che una persona può fare è vivere l'attimo. Ma tra il capire e il cambiare c'è di mezzo tutto il resto, silenziosamente costruire.
"Un'emozione che sfugge al ricordo"
L'arte non è una posa, ma è una bianca signora. Per un artista, l'arte è compagna di vita ed eterna rivale. Puoi pure tentare di catturarla e di riempire quel foglio, ma sai bene che sfuggirà proprio quando la avrai in pugno. Nessuno ti conoscerà mai meglio di lei, il tuo unico vero amore è lei e nient'altro potrà mai superarlo. E' un'ingenuità che sopravvive agli urti del tempo.
"Tra l'odore della muffa e lo splendore della storia"
Un altro confronto. I modernisti ed i nostalgici tristi. La novità che rischia di spazzare via ciò che vi era prima e il fuoco che rischia di opprimere tutta l'aria che c'è e di rendere il mondo stagnante. Una vita passata tra due estremi, tra tradizione e tradimento. Essere custode del fuoco e seguire il vento del progresso. Le generazioni cambiano, si aggiungono nuove idee, nuova arte, nuova musica: e questa novità bisogna viverla ed integrare ad essa la conoscenza già acquisita. Trovare l'equilibrio tra poli magnetici positivi e negativi. Separare ed unire. Creare e distruggere. Conservare e abbandonare.
"La vita va dove va il tuo sguardo"
C'è un tempo che non tornerà più. Si torna a 6 anni fa. Per me. Quando ancora ero un ragazzino, quando ancora facevo il liceo, quando scrivevo le prime recensioni su Debaser. Ed io, come Fabi, riguardo il passato da una finestra, e mi rivedo. Libertà, momenti di gioia che sono benzina per me in questo momento. Libertà, guardare con felicità ciò che eravamo, quando il futuro era ancora una cosa indecisa ma non ci importava: c'è ancora una vita intera davanti, e la vita segue il tuo sguardo. Le tue idee e le tue ambizioni ti porteranno su una via, perché quando hai tutto da guadagnare e tutto da perdere, quando tutto è ancora un gioco aperto, segui un punto fisso. Superi le curve e gli ostacoli e hai un'idea di dove andare. Libertà nell'orizzonte, libertà nell'avvenire. Libertà negli occhi.
"Io non posso che obbedire"
Un'ultima occhiata al passato. Il dolce stil novo, il seme di tutto ciò che è la carriera di Fabi. L'università, la connessione con un ventenne ancora non cantautore. Un ritorno all'ABC dell'esistenza umana: l'amore. Tornerà sempre amore agli animi gentili, e diventerà il motore della propria esistenza. Provare amore diventa qualcosa di ultraterreno: diventa un'apparizione miracolosa. E non si può che obbedire e compiere la sua volontà.
E così il viaggio finisce. Con la voglia soltanto di ricominciarlo e di scoprire angoli inesplorati, sfumature smarrite al primo ascolto. E con un senso di arricchimento che poche cose possono darti quanto un disco di Niccolò Fabi. Grazie di tutto.
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