La luna rosa è portatrice di sventure, senza alcuna remora.

La luna rosa è presagio di turbolenze, accenno di cambiamento. Siamo animali che sussistono al 65% d'acqua e la luna rosa ci tramuta in pesci rossi senza possibilità di replica.

E' già scritto e sta già accadendo ("Pink moon"), si diverte con i giochi che le insegna il mattino ("From the morning"), non osa dare un nome ai giorni e se ne sta con le persone che sanno che tutto è già stato detto ("Things behind the sun"), si chiede chi verrà scelto ora se non sarà scelta lei ("Which will").
E poi c'è un ragazzo che la guarda fare mentre cerca un posto che sia solo suo,  un ragazzo "più verde della collina dove i fiori crescevano e dove il sole splende ancora" ("Place to be").

La luna rosa governa l'intero scenario ma il ragazzo cerca di parlare del sole al massimo che gli riesce; la disperazione è celata come le cose che si nascondono dietro la luce, ma non c'è modo di sfuggirle ancora a lungo.
Il ragazzo torna a casa da una festa e guida nella campagna inglese tenendo sempre la destra perchè è appena rientrato da un soggiorno in Francia e deve ancora riprendere le abitudini della sua isola madre. La luna rosa lascia spazio all'alba e il ragazzo pensa che tornare a casa al passo di un nuovo giorno che si riprende il suo spazio abbia la sacralità di un rituale che ci si è incastrato a fondo nella carne.
La luna rosa incanta, la luna rosa ha la consapevolezza di un testamento.

Dopo questo disco la storia della musica non sarebbe stata più la stessa. Ma lei non poteva ancora saperlo.

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