Recensisco l'ennesimo disco dell'etichetta Calabrese MKRecords. Mi sono visto recapitare nei giorni scorsi un paccone pieno di dischi dell'etichetta, e sono rimasto totalmente affascinato da alcune delle loro produzioni. Ho deciso di recensirne alcuni e lo sto facendo via via, senza fretta, ma con quel piacere sano che si prova quando si consiglia ad un amico di ascoltare un artista che ci ha dato emozioni.

Ho tra le mani un disco con una grossa testa con una manovella conficcata nel cranio. Niente di Splatter, anzi, tutt'altro. Una manovella che va girata per regolare la direzione verso SUD, una sorta di timone "Orientato a Sud". Il disco è del Fisarmonicista Pasquale Nigro, alias NIGRO, nome dal forte richiamo esotico, come esotico, in senso lato, è il suo disco datato, ormai, 2008. Un disco che ha avuto grossi riscontri, come leggo dalla scheda, compreso la Nomination per L'Orpheus Award 2009, come miglior disco.

Orientato a Sud è un disco che scorre via in un batter d'occhio, originale e classico al tempo stesso. Nigro ci porta a spasso per il suo mondo a cavallo della sua Fisarmonica che nulla ha di folk e di popolare in senso dispregiativo. Nobilitazione di uno strumento, questo è "Orientato a Sud".

Dopo una introduzione che ha il vago sapore di "charleston" e vecchio west (Giocolieri), si arriva in sud-america, un sud-america contaminato e ricco di citazioni (El Barrio) e omaggi velati a miti dei tasti verticali come Piazzolla (Milonga des Amantes) o come Django Reinhardt, del quale mi innamorai anche io anni fa quando un amico, al quale sarò riconoscente per sempre, mi fece ascoltare le incisioni al Club St. Germane del 1951 e le Paris Sessione. Riferimento importante per la capacità che ebbe di fondere la poesia Manouche a sonorità più moderne. Con Django, Nigro issa uno spartiacque, una sorta di dogana metafisica che lo porta a spostarsi ancora e ad omaggiare la cultura a cavallo tra maghreb e  medioriente con Lammabede (brano tradizionale egiziano, che conoscevo grazie all'Ensemble di Abdel Karim e alla versione "italiana" dell'Orchestra di Piazza Vittorio). Da qui in poi si è nel territorio piùc congeniale al musicista calabrese. Se non fosse per la scheda non avrei dubbi sulla sua appartenenza etnica di origine Balcanica, ma Nigro è Calabrese Doc e i Balcani li guarda dal mare e attraverso la Puglia. Si susseguono JUG, Heyser Bulgar e conclude con la title track "Orientato a Sud". In questo brano, oltre all'estro e al virtuosismo di Nigro, spicca la voce estraniante di Cinzia Cerenzia, il fiato allegro e deciso di Gianfranco De Franco, la ritmica rocciosa del Mandara Gennaro de Rosa e la magistrale penna di Mirko Menna : "Orientata a sud, una rondine sente il ritorno, splende a mezzogiorno l'ora che orienta a Sud.", un settentrionale che del Sud ha fatto la sua Bandiera. Nigro, al timone di questa cordata sudista, dopo avermi letteralmente deliziato mi lascia con una incredibile voglia di un secondo  viaggio in sua compagnia.

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