La spirale verso il basso.

‘'The Downward Spiral'' è il terzo lavoro in studio dei Nine Inch Nails, uscito nel 1994. A mio parere è una delle opere summe degli anni '90.

Questo è un album in cui è molto importante il contesto, ma che riguarda l'uomo come tale. La mente di Trent Reznor è stata infettatala una malattia particolare che si chiama nichilismo. Egli vive in una società ‘'industriale'': sporco di carbone di olio, pallido e debole causa l'invivibilità della città industriale è ormai prigioniero della sua stessa invenzione, la macchina. È prigioniero in quanto dipendente: il sistema senza di essa crollerebbe.
Ormai egli non vive più secondo i suoi cicli vitali naturali, ma la sua vita è dettata dai ritmi di lavoro della macchina.
Forse questa forma di perversa dipendenza sta modificando non solo le sue abitudini, ma anche la sua mente, il suo corpo (come in:''Tetsuo: the iron man'') e la sua voce, che in ‘'The Downward Spiral'' è sempre in trasformazione, distorta. Solo in qualche breve intervallo Reznor si ricorda di essere umano e pertanto di possedere una voce umana, che però viene sempre usata in modo sarcastico.

E' un uomo senza speranza alcuna, consapevole che la sua vita sarà una lunga agonia. Accumula incessantemente rabbia dalla nascita. E' disilluso di tutto: disilluso di Dio (‘'Heresy''), della società (‘'March of the pigs''), dei rapporti interpersonali (‘'Piggy'', ‘'Reptile'').
Urla la sua rabbia mai come denuncia ma come sfogo, consapevole che le cose non cambieranno mai, almeno non  prima della sua morte.
E' ridotto allo stato primitivo: sesso come violenza (‘'Closer''), droga, violenza, sporcizia, pazzia, dolore, morte.
La società ha ormai smesso di evolversi, ha inizio l'involuzione e l'uomo non è altro che la vittima/artefice di questo sistema. L'unico modo per terminare l'infinito dolore che prova ma che nasconde è il suicidio, provocato con il metodo più autodispregiativo: un colpo di fucile in piena faccia (‘'The Downward Spiral song''). La società  è caduta in una Downward Spiral, è destinata all'autodistruzione, che si concluderà con l'estinzione dell'uomo.

Disco da paura, sporco, malato, che certo non sarà gradito a tutti e che, soprattutto nella seconda parte, proietta la mente in un mondo parallelo.

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