I Nirvana: la più importante band di un genere che negli anni '90 è diventata un culto per il suo sound alternativo, rispondendo alla durezza della musica heavy metal e hair metal che in quegli anni avevano spopolato le classifiche, diventando quasi una moda insieme alla Romantic New Wave.

Pur non essendo tecnicamente i migliori (basta solo pensare a "Pearl Jam" o "Alice In Chains"), i Nirvana sono stati di sicuro la band di punta, quella che ha portato il "grunge" a livello internazionale: proprio così, il "grunge", un genere che ha portato controversie e cambiamenti nell'ambito rock, quello che si dice "da tre accordi". Suono incazzato e "pessimista", canzoni pestate e orecchiabili: non è punk, non è metal, non è hard rock, ma anche oggi viene discusso molto dagli appassionati.

"Nevermind" per me rappresenta il punto più alto della breve carriera dei Nirvana, capitanati dallo storico leader Kurt Cobain, per molti diventato una specie di "profeta" del rock, come poteva essere Jim Morrison; vittima di una adolescenza passata lontano da casa, a lottare per il cibo e a vivere sotto i ponti (parte della sua esperienza è presente nella canzone "Something In The Way"). La sua voce rabbiosa, molto urlata e sofferente, pur non essendo particolarmente intonata, riesce a fare esprimere tutto il suo odio e la sua rabbia come nessun altro aveva fatto mai (nel suo genere, ovvio), diventando così un'icona per una generazione. Questo album è quindi l'essenza dei Nirvana, che a differenza del precedente e rabbioso "Bleach" e al successivo e meno incazzato "In Utero", presenta 12 canzoni, di breve durata ma molto forti, adrenalinici e incredibilmente coinvolgenti; dalle canzoni culto come "Smells Like Teen Spirit", ormai diventata leggenda, e "Come As You Are", dalle sonorità pop come "Polly", fino a "Territorial Pissing", "Breed" e "Stay Away", tre delle canzoni più forti e graffianti da sentire sparati allo stereo per gridare insieme a Kurt. Un álbum diventato un cult nel corso degli anni, uno dei massimi esempi del genere grunge insieme a "Ten" e "Dirt". In questo album è inoltre segnalare l'arrivo dell'ottimo batterista Dave Grohl, che si dimostrerà come un genio e futuro leader dei Foo Fighters, altra grande band rock.

Se siete alla ricerca di un album che risponda ai suoni spensierati dell'hard rock o alla solita pappa della New Wave, questo è il disco per fa per voi, un classico ormai rimasto nella memoria degli appassionati.

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