Chi non conosce i No Strange non conosce la psichedelia italiana, un gruppo molto apprezzato anche in Giappone in cui ha suonato di recente. All’interno del filone del revival garage-rock e psichedelico italiano degli ’80 i No Strange erano sicuramente fra i gruppi più importanti Il loro leader, il mitico Salvatore “Ursus” d’Urso è un vero conoscitore della materia e Alberto Ezzu un musicista competente e preparato.

L’approccio dei No Strange alla psichedelia è profondo e concerne gli aspetti culturali e filosofici non limitandosi solo alla musica ma esplorando anche le arti visive e l’oriente. Un “visione” in netta antitesi con l’estetica superficiale e consumista del mondo moderno. Lo stesso Ursus è autore delle visionarie copertine dei dischi dei No Strange. La psichedelia diventa così un vero e proprio stile di vita. Musicalmente le influenze sono numerose e vanno dai gruppi del Krautrock come gli Amon Duul e gli Ash Ra Tempel a nomi storici come i Pink Floyd e il primo Battiato fino al beat italiano (di cui “Ursus” è un cultore e un esperto).

Piccoli classici come il fantastico primo album o “L’Universo” meriterebbero di essere ristampati ma purtroppo problemi burocratici con la loro prima label – la Toast – per il momento rendono impossibile questa gioia. Il nuovo disco prosegue il discorso del precedente e valido “Cristalli sognanti” (2011) ponendosi come uno dei capisaldi della loro discografia. Il suono è liquido e misticheggiante e la strumentazione usata si è arrichita. In particolare si è dato risalto alle sonorità etniche e medievali con l’utilizzo del liuto medievale, del duduk, della ghironda e del sitar.

Nel primo dischetto ci sono alcune tracce lunghe che rappresentano il lato più onirico e lisergico del loro sound come l’orientaleggiante “Contrasti”, l’onirica “La città ubiqua” e la cosmica “Fori elastici” in cui si sentono echi dei Pink Floyd e dei Corrieri Cosmici. Ci sono in ogni caso anche composizioni che si avvicinano all’acid-folk come “Armonia vivente” e si sente lo spirito del beat italiano riletto in maniera personale in “Tu non lo sai” e in “Il burattino di un’altra commedia”. Il secondo dischetto presenta invece alcune vecchie registrazioni del loro repertorio che costituiscono una sorta di filo rosso con il presente dei No Strange. Chiudono questo monumentale album “Voli sonori” e “Le Fond Marin – In Train”, due tracce registrate dal vivo. Armonia Vivente tra analogie e contrasti è un disco imperdibile per tutti i viaggiatori cosmici e per gli appassionati di psichedelia. Disponibile su Bandcamp: https://areapiratarec.bandcamp.com/album/armonia-vivente-tra-analogie-e-contrasti.

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