Tra gli inizi degli anni '60 e il finite degli anni '80, il Brasile fu governato da una dittatura militare che appoggiava gli USA in chiave anti-comunista. Inevitabilmente tali vicende politiche andarono a mutare il contesto sociale e culturale dello stato sudamericano, influendo anche sulla scena musicale.
Nel 1970 gli Os Mutantes pubblicano “A Divina Comédia ou Ando Meio Desligado”. Giunti alla loro terza fatica, gli OM si distaccano dalle sonorità dei primi due lavori fortemente contraddistinti dall'immaginario del Tropicalismo, movimento musicale nato nella seconda metà degli anni ’60 con lo scopo di unire tradizione brasiliana e influenze occidentali.
L’allontanamento dall’estetica tropicalista si denota già dalla tetra copertina, che potrebbe essere quella di un quasiasi disco post-punk o gothic rock. Un artwork che non lascia adito a dubbi: “Tropicália is dead” sembrano dire i Mutanti. D’altronde i due principali esponenti della corrente, Veloso e Gil, furono costretti all’esilio dal governo, decretandone la fine.
“Ando meio desligado” apre il disco con un giro di basso che richiama “Time Of The Season” dei The Zombies, ma poi si sposta in tutt’altra direzione terminando con un fraseggio in crescendo tra organo e chitarra. Segue “Quem Tem Medo De Brincar De Amor" in cui sembrano viaggiare a bordo della teiera volante tre anni prima dei Gong.
Richiami beatlesiani fanno capolino in “Desculpe Babe”, in “Jogo De Calçada” e in “Meu refrigerador não funciona”, che riecheggia la lennoniana “I Want You (She’s So Heavy)” in una delle miglior prove vocali di Rita Lee, la componente femminile del gruppo.
“Chão de Estrelas” e “Haleluia” sono episodi contraddistinti da un’irriverenza a tratti naïf; in particolare nel primo caso in cui stravolgono un brano della tradizione brasiliana, inserendovi suoni e rumori di ogni tipo e, persino, un inside joke alla loro canzone simbolo “Panis et Circenses”.
Avvalendosi della collaborazione di Rogerio Duprat (compositore d’avanguardia definito il George Martin brasiliano) per gli arrangiamenti, con questo album gli Os Mutantes raggiungono, probabilmente, il loro apice artistico. Di lì a qualche anno inizierà la fase declinante del loro percorso che porterà alla dipartita di due membri fondatori (Arnaldo Baptista e Rita Lee), album rifiutati dalla Polydor e un inasprimento della vena compositiva (relegata al solo Sergio Dias, unico membro fondatore rimasto) fino all’inevitabile fine del gruppo nel 1978, quando la stagione psichedelica era ormai conclusa da tempo.
Elenco tracce testi e video
01 Ando meio desligado (04:45)
Composição: Arnaldo Baptista - Rita Lee - Sérgio Dias
Ando meio desligado
Eu nem sinto meus pés no chão
Olho e não vejo nada
Eu só penso se você me quer
Eu nem vejo a hora de lhe dizer
Aquilo tudo que eu decorei
E depois o beijo que eu já sonhei
Você vai sentir, mas...
Por favor, não leve a mal
Eu só quero que você me queira
Não leve a mal
03 Ave, Lúcifer (02:20)
As maçãs envolvem os corpos nus
Nesse rio que corre
Em veias mansas
Dentro de mim
Anjos e arcanjos
Repousam neste Éden infernal
E a flecha do selvagem
Matou mil aves no ar
Quieta, a serpente
Se enrola nos seus pés
É Lúcifer da floresta
Que tenta me abraçar
Vem amor
Que um paraíso
Num abraço amigo
Sorrirá pra nós
Sem ninguém nos ver
Prometo
Meu amor macio
Como uma flor
Cheia de mel
Pra te embriagar
Sem ningém nos ver
Tragam luvas negras
Tragam festas e flores
Tragam copos e dores
Tragam incensos e odores
Mas tragam Lúcifer pra mim
Em uma bandeja pra mim
04 Desculpe, babe (02:48)
Desculpe, babe
Não vou brincar com você
Desculpe, babe
Não vou mais ser joão-ninguém
Eu vou correndo
Buscar a glória, minha glória
Desculpe, babe
Mas eu já me decidi
Desculpe, babe
Eu vou viver mais pra mim
Eu vou correndo
Buscar a glória, minha glória
Carico i commenti... con calma