Gruppo italiano dal nome "scomodo" che non può non far pensare a quello che è uno dei gruppi più rappresentativi e longevi dell'intera scena New Wave, gli Other Voices escono l'11 maggio 2015 con quella che è la loro seconda prova discografica, a quasi dieci anni dal loro esordio"Anatomy of a Pain".

Per l'occasione Vincenzo Amato (voce), Giuseppe Dromì (chitarra), Giuseppe Piccolo (chitarra), Giuseppe Bonelli (basso), Rosario Siciliano (tastiere) e Francesco Misiti (batteria), si chiudono negli studi di registrazione "Parr Streat" di Liverpool (Echo And The Bunnymen, Coldplay, Paolo Nutini) per incidere le 10 tracce e la bonus track che compongono "A Way Back".

L'apertura è affidata alla breve " I Walk On The Wire" che cattura l'ascoltatore grazie all'interpretazione profonda di Amato messa in risalto da una chitarra malinconica e dalla parte di basso.

Con la successiva "A Night Lasting A Year", singolo del quale è stato girato un bel video in b/n, i nostri dimostrano di aver ben compreso la lezione Interpoliana, regalandoci una canzone grintosa con hook melodici e ritornello destinati a rimanere in testa per molto tempo.

La chitarra liquida e delicata di "Journey", si scontra con i possente giro di basso, regalandoci una canzone ricca di phatos, di grande impatto è molto raffinata, che si candida come uno dei migliori episodi del lotto.

L'energica "Poor Road" apre la strada ad una preziosa perla, "Without Any Sound": canzone che in un crescendo di emozioni, affascina l'ascotatore grazie alla parte di basso che si incastra a meraviglia con le trama tessuta dalle tastiere, riportandoci alla mente l'eleganza ipnotica di "Closedown" dei Cure.

Il riff ossessivo di chitarra di "Hate Me Again" ci dimostra che gli Other Voices hanno appreso molto bene anche la lezione impartita dagli Editors -prima maniera-, dimostrando quindi di potersi inserire di diritto nel revival della new wave iniziato dagli anni 00. Ma la padronanza del genere, con rimandi al passato, viene ribadita da "I Seek A Way": romantica ballad in stile 80's che ci regala un'altra ottima interpretazione vocale che conferisce alla canzone quel tocco di classe destinato a farla durare nel tempo.

Il post punk malato di "The Only Real Conviction" precede la canzone che da il titolo all'album "A Way Back" la cui delicata bellezza rilascia nell'ascoltatore un senso di epico romanticismo, che, nel momento stesso in cui finisce, hai di nuovo voglia di riassaporare.

Ottima l'edizione digipack dall'artwork minimale, ma di classe, che contiene anche la bonus track "Gunsinger" il cui testo è stato ispirato da "La Torre Nera" di Stephen King.

Prendete carta e penna e segnatevi questo titolo: anche in Italia nel 2015 c'è chi fortunatamente può regalarci dell'ottima New Wave



Carico i commenti... con calma