I francesi Owun affondano le radici nell'oscuro post punk, ristrutturato seguendo architetture mutuate dal post rock. I brani hanno una struttura circolare, ritmica, ossessiva, un nero muro costruito aggiungendo mattoncini noise, lasciando vagare liberamente distorte frasi musicali su un tribale baccanale.

Musica di addizione, elementi musicali si aggiungono, vengono reiterati, anche la voce ha una funzione costruttiva e si perde nel magma sonoro che lentamente ci sommerge come una nera onda

Tribalismo post punk, esplosioni noise, stratificazioni post rock, incursioni in territori ambient noise, ascolti di certo "post" alla Neurosis , tutti elementi dosati con precisione rendono "Le Fantòme de Gustav" una creatura affascinante che lentamente si materializza fino all'esplosione finale.

Angoscianti paesaggi dipinti con colori europei dai primi Sonic  Youth, le dolorose reiterazioni dei Swans, le mareggiate dei connazionali Ulan Bator, il tribalismo dei Neurosis, sono le prime immagini evocate da questa rumorosa danza che richiede e merita la giusta attenzione.

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