Dal 4° episodio di TOP(PA) 100
L'amore ha un suo lessico fatto di espressioni, parole, sguardi e musica. Gli ABC hanno
scritto il loro personale vademecum, ferrati ed esperti sull'argomento come pochi.
Il romanticismo e la raffinatezza senza eguali del quartetto di Sheffield si diffondono nelle
dancefloof di mezza Europa con un inedito sound orchestrale, innovativo, che brilla nei
riflessi dei lustrini e nella giacche paillettate del bello e dannato Martin Fry, supremo dandy
del movimento new romantic. In palese controtendenza con il contemporaneo post punk e
la scena elettronica nata proprio nella loro stessa città, gli ABC sanno il fatto loro.
Artisticamente molto abili e sotto l'occhio vigile dalla scuderia ZTT (cosa altro aggiungere su
questa etichetta?), scrivono e compongono "The Lexicon of Love" con la consapevolezza di
chi si accinge ad apporre la propria firma marcata a chiare lettere nella storia della musica.
La bellissima copertina che riproduce un ideale, tragico (Fry si accinge a sparare) ultimo ciak
da set hollywoodiano è profetica e premonitrice. Dopo i fasti del fulminante debutto i Nostri
intraprendono una lenta traiettoria discendente (non raggiungeranno mai più le vendite del
fulminante esordio) che li porta a sciogliersi e riunirsi a più riprese, comunque senza la figura
del creativo chitarrista/tastierista Mark White che abbandona definitivamente la band nel 1991.
Rimane il solo Martin Fry e il suo biondo ciuffo che ha ipnotizzato una intera generazione.
DeRango ™: 13,46 Championship
Carico i commenti... con calma