10 Storie di donne. (5) Cheikha Rimitti CHEIKHA RIMITTI - SIDI MANSOUR Per @[Taddi]
Nascere in una famiglia povera di una delle zone più povere della già non proprio fiorente Algeria, non è certo una passeggiata oggi come non lo era di certo negli anni '20.
Se poi rimani orfana a poco più di 10 anni, allora il tuo destino sembra segnato. Invece Saadia El Ghizania, dopo aver vissuto qualche anno di espedienti e di lavoretti da poco si intrufola in un gruppo di musicisti girovaghi; balla e canta e, così, a 15 anni non ancora compiuti Saadia diventa Cheikha Rimitti.
Rimitti "la pazza".
Scopre il Rai, la musica di Oran, ed il suo talento. A vent'anni ha già scritto decine di canzoni. E' analfabeta Cheikha, ma conosce la vita. Le sue canzoni parlano di sofferenza, sesso, alcool, vita di strada. Vengono registrate su cassette che girano per tutta l'Algeria, sono gli anni della Guerra e Cheikha è già una piccola celebrità in Algeria. Nel 1952 Cheikh Mohammed Ould Ennems, che è un musicista molto ben conosciuto nel suo paese, la introduce alla Pathè Records e Cheikha incide il suo primo disco, ma il successo arriverà due anni dopo. "Charrak Gattà" la cantano dappertutto in Algeria nel '54, ma il problema è che il testo è un invito esplicito alle ragazze a disfarsi della verginità.
Le autorità religiose si incazzano.
Quando l'Algeria si prende la sua indipendenza, i religiosi si scatenano contro il Rai (e contro parecchie altre cose). Cheikha è costretta a scappare in Francia, ma continua a tornare in Algeria per fare concerti ogni volta che può.
Durante uno di questi tour, un'auto si schianta a velocità folle contro il pulman della band di Cheikha.
E' un attentato o un incidente? Molto probabilmente è valida la prima ipotesi.
Tre dei suoi musicisti muoiono e lei resta in coma per circa 3 settimane.
A metà anni '70 abbraccerà, con convinzione, la fede Islamica, ma comunque dovrà restare lontana da suo paese. Negli anni '80 si trasferirà a Parigi.
Anche dopo l'incidente e la sua conversione, questa donna coraggiosa ha continuato a cantare del suo popolo e delle ingiustizie a cui è sottoposto, della vita delle donne, del sesso, della povertà, dell'alcool. Ha inciso centinaia di cassette e decine di dischi. Ed è rimasta semianalfabeta!
Girerà il mondo, ambasciatrice delle donne della sua terra. Suonerà con tutti. In "Sidi Mansour", ad esempio, l'affiancano Bob Fripp, Flea, East Bay Ray, Geza X, Walt e Bruce Fowler ......(disco PAZ-ZES-SCO!!).
Il 13 maggio del 2006, ad 83 anni, è sul palco dello Zenith di Parigi, davanti a quasi 5000 persone.
Due giorni dopo un infarto se la porta via.
Nascere in una famiglia povera di una delle zone più povere della già non proprio fiorente Algeria, non è certo una passeggiata oggi come non lo era di certo negli anni '20.
Se poi rimani orfana a poco più di 10 anni, allora il tuo destino sembra segnato. Invece Saadia El Ghizania, dopo aver vissuto qualche anno di espedienti e di lavoretti da poco si intrufola in un gruppo di musicisti girovaghi; balla e canta e, così, a 15 anni non ancora compiuti Saadia diventa Cheikha Rimitti.
Rimitti "la pazza".
Scopre il Rai, la musica di Oran, ed il suo talento. A vent'anni ha già scritto decine di canzoni. E' analfabeta Cheikha, ma conosce la vita. Le sue canzoni parlano di sofferenza, sesso, alcool, vita di strada. Vengono registrate su cassette che girano per tutta l'Algeria, sono gli anni della Guerra e Cheikha è già una piccola celebrità in Algeria. Nel 1952 Cheikh Mohammed Ould Ennems, che è un musicista molto ben conosciuto nel suo paese, la introduce alla Pathè Records e Cheikha incide il suo primo disco, ma il successo arriverà due anni dopo. "Charrak Gattà" la cantano dappertutto in Algeria nel '54, ma il problema è che il testo è un invito esplicito alle ragazze a disfarsi della verginità.
Le autorità religiose si incazzano.
Quando l'Algeria si prende la sua indipendenza, i religiosi si scatenano contro il Rai (e contro parecchie altre cose). Cheikha è costretta a scappare in Francia, ma continua a tornare in Algeria per fare concerti ogni volta che può.
Durante uno di questi tour, un'auto si schianta a velocità folle contro il pulman della band di Cheikha.
E' un attentato o un incidente? Molto probabilmente è valida la prima ipotesi.
Tre dei suoi musicisti muoiono e lei resta in coma per circa 3 settimane.
A metà anni '70 abbraccerà, con convinzione, la fede Islamica, ma comunque dovrà restare lontana da suo paese. Negli anni '80 si trasferirà a Parigi.
Anche dopo l'incidente e la sua conversione, questa donna coraggiosa ha continuato a cantare del suo popolo e delle ingiustizie a cui è sottoposto, della vita delle donne, del sesso, della povertà, dell'alcool. Ha inciso centinaia di cassette e decine di dischi. Ed è rimasta semianalfabeta!
Girerà il mondo, ambasciatrice delle donne della sua terra. Suonerà con tutti. In "Sidi Mansour", ad esempio, l'affiancano Bob Fripp, Flea, East Bay Ray, Geza X, Walt e Bruce Fowler ......(disco PAZ-ZES-SCO!!).
Il 13 maggio del 2006, ad 83 anni, è sul palco dello Zenith di Parigi, davanti a quasi 5000 persone.
Due giorni dopo un infarto se la porta via.
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