Lucio Battisti - C. S. A. R. - 1992 - Full album
Le condizioni sono atmosferiche comunque, comunque meteorologiche, ed è ancora mattina, la colazione in tazza. Quando le ha chiesto conosci il tale, il tal dei tali, Tizio, Caio, ti dico che ho sentito, dice, ti dico che ho sentito tutto il rosso del sangue partirsene col nero. Tutte le pompe con l'acqua nelle vene si mettono a ballare e pioggiano di gioia a consumare lì sopra l'asfalto la scivolata delle relazioni. Marameo, marameo fanno i cupidi, più fitti fitti, più dei pipistrelli nella notte stellata, che volano d'estate. Ma non è notte, è giorno, magari è estate forse, forse magari è estate, cominciano le corse, tutti arrivando i primi e lei si è invaghita del bitume. Lo sguazzo dell'ardire e dell'osare ed è da tanto tempo che volevo. Così le salta in mente, all'improvviso, che esistono gli dei, e lei se esistono gli dei sarebbe prediletta dal maestoso ordigno in argentato, sovrumano tubo di scappamento con solenni alucce o pinne da raffreddamento. Le macchine rampando sulle ruote, le macchie ondose e lente, le gomme posteriori fanno un giro soffiato dai roventi radiatori. Carbonio con idrogeno composto, bollente ed odoroso, grasso in fusti, colato e rimpastato, misto a scisti. Si attiva un lanciafiamme, un forno ad onde, oceanico, un sesquipedale, prospero per la spesa universale, ha sentito come un gran rivoltamento e cateratte urbane e vigili del fuoco e Din Don Dan. [DUCHESCA]
Le condizioni sono atmosferiche comunque, comunque meteorologiche, ed è ancora mattina, la colazione in tazza. Quando le ha chiesto conosci il tale, il tal dei tali, Tizio, Caio, ti dico che ho sentito, dice, ti dico che ho sentito tutto il rosso del sangue partirsene col nero. Tutte le pompe con l'acqua nelle vene si mettono a ballare e pioggiano di gioia a consumare lì sopra l'asfalto la scivolata delle relazioni. Marameo, marameo fanno i cupidi, più fitti fitti, più dei pipistrelli nella notte stellata, che volano d'estate. Ma non è notte, è giorno, magari è estate forse, forse magari è estate, cominciano le corse, tutti arrivando i primi e lei si è invaghita del bitume. Lo sguazzo dell'ardire e dell'osare ed è da tanto tempo che volevo. Così le salta in mente, all'improvviso, che esistono gli dei, e lei se esistono gli dei sarebbe prediletta dal maestoso ordigno in argentato, sovrumano tubo di scappamento con solenni alucce o pinne da raffreddamento. Le macchine rampando sulle ruote, le macchie ondose e lente, le gomme posteriori fanno un giro soffiato dai roventi radiatori. Carbonio con idrogeno composto, bollente ed odoroso, grasso in fusti, colato e rimpastato, misto a scisti. Si attiva un lanciafiamme, un forno ad onde, oceanico, un sesquipedale, prospero per la spesa universale, ha sentito come un gran rivoltamento e cateratte urbane e vigili del fuoco e Din Don Dan. [DUCHESCA]
Carico i commenti... con calma
