Felpato e sornione, borbotti nell'ombra, Tiri il sasso, nascondi la mano. E dopo aver affidato al rebus enigmistico il dire e il non dire, guardi di nascosto l'effetto che fa.

Hai messo in una palla di vetro tutti i vecchi refrain. scarabocchiato con il kazoo, impastato il celeste come un pittore della domenica.

Sai quanto ci frega del jazz anni venti? A noi è della lanterna magica che importa, è li che l'hai messo il jazz.

Il jazz e tutte quelle musiche fuori moda a caccia di risonanze e madeleines.

Poi si, lanterna magica è forse un po' troppo, specie per uno come te. Sei di quelli che la poesia per essere vera il passo non lo fa avanti, ma indietro.

E comunque niente favole, piuttosto mille travestimenti da “finto” uomo comune, da macaco senza storia che conosce le cose essenziali.

Bello tenersi al largo dal presente oppure sfiorarlo e persino capirlo sfoggiando un meraviglioso anacronismo. Tutte le cose vere sfuggono all'epoca, a qualsiasi epoca, figuriamoci a questa.

Del resto “ci va carattere e fisarmonica, senso del brivido e solitudine” e detto questo che vuoi mai dire di più.

Venendo a “Paris Milonga”, basterebbe il titolo. Due parole che sanno di viaggio incastrate in una formula che è insieme una rivelazione e un segreto.

Ecco allora un campionario di essenze rarissime aperto in una stanza d'albergo da un improbabile rappresentante di commercio. In una boccetta la pioggia di Parigi, in un altra uomini che sembrano foulard, in un altra ancora i famosi ciclisti gregari in fuga.

Apritele una a una quelle boccette e inebriatevi. Messer Paolo è un vero esperto di spezie e profumi.

Si si, apritele una a una. Ma, per favore, non dite niente. Una sola parola sbagliata può far crollare in un attimo il suo mondo perfetto.

Elenco tracce testi e video

01   Alle prese con una verde milonga (05:12)

02   L'ultima donna (03:42)

03   Blue Haways (03:34)

04   La vera musica (03:47)

05   Via con me (02:46)

Via via �
Vieni via con me.
Niente pi� ti lega a questi luoghi
Neanche questi fiori azzuri.

Via via �
Neanche questo tempo grigio,
pieno di musiche
e di uomini che ti son piaciuti.

It's wonderful
It's wonderful
It's wonderful
Good luck my baby
It's wonderful
It's wonderful
It's wonderful
I dream of you
Chips chips chips
Du du du du du
Ci bum ci bum bum
Du du du du du
Ci bum ci bum bum
Du du du du du

Via via �
Vieni via con me.
Entra in questo amore buio
Non perderti per niente al mondo
Via via �
Non perderti per niente al mondo
Lo spettacolo d�arte varia
Di uno innamorato di te.

It's wonderful
It's wonderful
It's wonderful
Good luck my baby
It's wonderful
It's wonderful
It's wonderful
I dream of you
Chips chips chips
Du du du du du
Ci bum ci bum bum
Du du du du du
Ci bum ci bum bum
Du du du du du

Via via �
Vieni via con me.
Entra in questo amore buio
Pieno di uomini.
Via via �
Entra e fatti un bagno caldo
C�� un accappatoio azzurro
Fuori piove, � un mondo freddo.

It's wonderful
It's wonderful
It's wonderful
Good luck my baby
It's wonderful
It's wonderful
It's wonderful
I dream of you
Chips chips chips
Du du du du du
Ci bum ci bum bum
Du du du du du
Ci bum ci bum bum
Du du du du du

06   Madeleine (03:56)

Qui, tutto il meglio è già qui,
non ci sono parole per spiegare ed intuire
e capire, Madeleine, e se mai ricordare...
tanto, io capisco soltanto
il tatto delle tue mani e la canzone perduta
e ritrovata
come un`altra, un`altra vita...
Allons, Madeleine,
certi gatti o certi uomini,
svanti in una nebbia o in una tappezzeria,
addio addio, mai più ritorneranno, si sa,
col tempo e il vento tutto vola via,
tais-toi, tais-toi, tais-toi...
Ma qualche volta è così
che qualcuno è tornato sotto certe carezze...
...e poi la strada inghiotte subito gli amanti,
per piazze e ponti ciascuno se ne va,
e se vuoi, laggiù li vedi ancora danzanti
che più che gente sembrano foulards...
Ma tutto il meglio è già qui, non ci sono parole...

07   Un'altra vita (03:13)

08   Boogie (05:15)

Due note e il ritornello era già nella pelle di quei due

il corpo di lei madava vampate africane, lui sembrava un coccodrillo…

i saxes spingevano a fondo come ciclisti gregari in fuga

e la canzone andava avanti sempre più affondata nell’aria…

quei due continuavano, da lei saliva afrore di coloniali

che giungevano a lui come da una di quelle drogherie di una volta

che tenevano la porta aperta davanti alla primavera…

qualcuno nei paraggi cominciava a starnutire,

il vantilatore ronzava immenso dal soffitto esausto,

i saxes, ipnotizzati… dai movimenti di lei si spandevano

rumori di gomma e di vernice, da lui di cuoio…

le luci saettavano sul volto pechinese della cassiera

che fumava al mentolo, altri sternutivano senza malizia

e la canzone andava elegante, l’orchestra era partita, decollava…

i musicisti, un tutt’uno col soffitto e il pavimento,

solo il batterista nell’ombra guardava con sguardi cattivi…

quei due danzavano bravi, una nuova cassiera sostituiva la prima,

questa qui aveva gli occhi da lupa e masticava caramelle alascane,

quella musica continuava, era una canzone che diceva e non diceva,

l’orchestra si dondolava come un palmizio davanti a un mare venerato…

quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare…

un quinto personaggio esitò

prima di sternutire,

poi si rifugiò nel nulla…

era un mondo adulto,

si sbagliava da professionisti...

09   Parigi (03:11)

Lo so, lo so che questo non � cipria, � sorriso?

e s�, che non � luce, � solo un attimo di gloria

e riguarda me, che sono qui davanti a te sotto la pioggia

mentre tutto intorno � solamente pioggia e Francia?



Chiss� cosa possiamo dirci in fondo a questa luce?

quali parole, luce di pioggia e luce di conquista?

hum? lasciamo fare a questo albergo ormai cos� vicino,

cos� accogliente, dove va a morir d'amore la gente?



Io e te, chiss� qualcuno ci avr� pure presentato?

e abbiamo usato un taxi pi� un telefono pi� una piazza?



Io e te, scaraventati dall'amore in una stanza,

mentre tutto intorno � pioggia, piggia, pioggia e Francia?

10   Pretend Pretend Pretend (03:56)

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Altre recensioni

Di  RingoStarfish

 "Una delle più solari certezze del decennio. Un giovane vecchio di 37 anni che vive fuori dal tempo."

 "Paris Milonga resta il mio amore, uno scrigno di amarezze riflettute e poesie da ascoltare nella pioggia."


Di  Viva Lì

 "Via con me è l'emblema di una carriera, forse di una vita: una donna (una Dea?) s'innamora di un uomo (un mortale?) e con questo compie un inesorabile, distruttivo, forse redento, viaggio verso la speranza e la sontuosità."

 "Paolo Conte innesta, nei suoni armoniosi di una milonga ottocentesca, i ritmi e i suoni di una moderna ballata jazz. Non importa che il testo sia poco meno che una sciocchezzuola, è la musica la vera anima, la vera essenza di un capolavoro."