Le tracce di questo album scorrono lente e fluide come un inquietante ma inevitabile tramonto scivola nel nostro animo, soffocando il calore ancora vivo, di un sole ormai stanco e morente.
Al di là delle nostre aspettative la notte si rivela in realtà una sorella, che improvvisamente stende sulle nostre spalle un nero mantello colmo di stelle, ci dona un paio di ali, ci porta via con lei, lontano.

La tempesta iniziale di "Breakerfall" è un turbolento punk carico di rabbia e isteria, un appello all'umanità nella speranza che almeno l'amore, unica verità di un mondo vile e meschino, venga tirato fuori dagli inferni dell'ingordigia umana.
"Light Years" ci coglie inaspettatamente, come un forte bagliore emanato da chissà dove; e mentre Vedder sussurra parole dolci e tenere, un'innata voglia di felicità sgorga dai nostri cuori, dunque ci slanciamo per afferrarla ma inciampiamo, precipitiamo dove "Nothing As It Seems" ci distoglie per un attimo dalle nostre sciocche illusioni.
"Insificance" è un altro inno all'ira, un altro urlo contro follia e irrazionalità. Elementi che giorno dopo giorno ci divoreranno, uno ad uno, senza far soffrire, senza farcene rendere conto, senza lasciare una via di fuga, perchè sarebbe troppo semplice.
Eppure sembra di intravederla, sembra di percepirla quando "Sleight of Hands" filtra intensa nelle nostre vene depurando la nostra sporca anima; eccola l'arma con cui affrontare di nuovo le nostre sconfitte, la rincorsa con cui tornare in testa, il grido con cui far risuonare di nuovo la nostra voce, come un tuono che si propaga sfidando gli infinti spazi, oltre l'universo.

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