The rhythm of the heat - D.I.Y. - On the air - Intruder - Mother of violence (cantata da Melanie Gabriel) - Sledgehammer - Signal to noise - Big time - Family snapshot - Solsbury hill - Lay your hands on me - Blood of eden - In your eyes - Biko.
Questi sono i brani eseguiti da PG e la sua band, nn nell' ordine d' esecuzione fatta eccezione x i 2 bis e x i primi 3. Avevo già visto PG a maggio del 2004 al Forum di Milano, ed un breve racconto di quella sera è una premessa necessaria x la successiva descrizione del concerto di Roma 2007. Il concerto fu di una pienezza e potenza sonora esplosiva ke nn avrei mai pensato, da riempire orecchie e gonfiare lo stomaco, basso, chitarra e batteria insieme a campionamenti abilmente introdotti ed alla voce di PG si fondevano perfettamente creando un sound proprio, nn stereotipato e ke colmava ogni cm quadro del palazzetto. Lo spettacolo scenografico/visivo era ad altissimo livello, un enorme palco, stapieno di diverse luci mosse con maestria, sul quale PG sfoggiava le sue "solite" trovate come il monopattino a motore, la la camera da ripresa o la palla gigante dall' interno della quale cantava Growing Up saltando con il pubblico. I brani suonati provenivano x la maggior parte da Up ma nn mancarono alcune chicche come la toccante "Here Come The Flood" in versione piano/voce, la mistica "San Jacinto" o "Red Rain". La voce di PG era struggente, un' emozione vera, scandita dall' immensa tecnica al basso di Tony Levin, dagli assoli del bravissimo David Rhodes e dal metronomo Ged Lynch alla batteria ke nn fu il massimo ma che seppe cmq "suonare la sua". L'unica ke nn mi piacque fu Rachel Z alle tastiere, nonostante goda di grande stima nella critica. E' facile dedurne ke ne rimasi entusiasta.
Detto questo, quando ho preso il biglietto x Roma 2007 ero consapevole ke sarebbe stato un bel concerto, ma nn immaginavo si potesse ripetere quella magia di Milano. Questo lo pensavo soprattutto conoscendo la location dell evento, ke si è tenuto all Ippodromo delle Capannelle, ke è sicuramente un luogo diverso dal Forum di Milano, è un luogo dove nn si può creare la strabiliante coreografia di Milano, in + il bacino d' ascolto è di gran lunga minore in quanto la capienza era inferiore. In + A Milano stava ancora promuovendo Up col suo Still Growing Up Tour, mentre adesso nn sta proponendo niente di nuovo. Per tutto ciò credevo avrebbe suonato un' oretta, un' ottima oretta ad alto spessore musicale e basta.
Mi sbagliavo.
3 Luglio2007, ore 21.45 PG e i suoi salgono sul palco di Roma e partono fortissimi con "The Rhythm Of The Heat", cantata e strillata alla perfezione, con classe, un brano ke col quale PG iniziava i suoi concerti nel tour nordamericano del 1982. Secca subito dopo c' è l'allegra "D.I.Y." , ke fa canticchiare anke il pubblico, ke sulle tastiere spaziali di "On The Air" alza le braccia a tempo stupito da un PG ke si trova a suo perfetto agio con gli altri a fare pezzi datati 1980 ke suonano ancora di fresco. Grazie a Dio la voce nn gli manca (anke se logicamente nn può essere quella di "The Lamb...") e così la modula e ci ipnotizza come sa, con gli acuti e le atmosfere rarefatte di "Blood Of Eden", o la incupisce e la riempie di rabbia e meschinità in Intruder, o la lascia andare calda e commossa sulle note di "Family Snapshot". Originale "Mother Of Violence" ben cantata dalla figlia Mel anke se tutti avremmo preferito lui x una traccia così toccante. Momenti magici sui ritmi particolari e ricercati di "Lay Your Hands On Me", brano splendido nn suonato da molto tempo, divertimento puro in "Sledgehammer", "Solsbury Hill" e "Big Time", commuovente come sempre la finale "Biko", con cui ci salutano dandoci l arrivederci a presto...
Due parole sui musicisti: Tony Levin e D.Rhodes come ormai è una costante eccezionali, musicisti talentuosissimi con i pentagrammi al posto del dna, Ged Lynch bravissimo, + incisivo e tosto sulle pelli rispetto a 2 anni fa, nn è ai livelli di Manu Katche di Secret World Live Tour ma la sua batteria acquista pian piano un suono Suo, Richard Evans molto bravo, pensi sia lì quasi di troppo, pensi se ne possa fare a meno, ma la differenza si sentirebbe, e PG lo sa, è eclettico, accompagna con la chitarra, si da al synth e addirittura alle marimba. Alle tastiere Angie Pollock ha sostituito Rachel Z, una donna x un'altra donna, + giovane..ero un po scettico devo dirlo, nn la conoscevo e mi ha positivamente colpito e sorpreso, x niente in affanno accanto a dei mostri sacri come bassista e chitarrista. L'audio dell' evento è stato perfetto e anke l'effetto visivo nn era male, era ben curato, e nonostante nn avesse niente a ke fare con gli sfarzi di Milano c'erano molte lucine di diverse dimensioni e di un costo elevato.
Questo concerto di Roma è stata un'emozione impagabile, la scaletta magnifica (ed è da rimarcare ke la tracklist è tanto preziosa perchè PG l'ha fatta scegliere a noi, dandoci la possibilita di esprimere le preferenze sul suo sito prima del concerto...), la voce e i musicisti ad hoc, sonoro perfetto, e in + un PG ke in Italia, come ovunque va, parla la tua lingua, ti spiega cosa canta, e se vuoi scopri ke nn canta di puttanate, canta di temi ke nn passano mai, parla di violenza, di apartheid, di uomini, di crisi!
Ed è uno ke ti guarda faccia a faccia nn dall' alto verso il basso come molti altri ke al suo cospetto nn sono niente x la musica... Torna Presto Peter, l' Italia t'aspetta!
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