“The Greatest Beer Run Ever” basato su una storia vera, è un film tratto dall'omonimo libro biografico di Joanna Molloy e John "Chickie" Donohue.
Ci son stati e ci saranno ancora film sulla guerra in Viet Nam, questo è poco ma sicuro, e codesta pellicola è uno di quelli.
Di attori famosi qui ce ne stanno almeno due, Bill Murray e Russell Ira Crowe, con una piccola particina a testa, William James Murray (solo “Bill” per le amiche e per gli amici) fa un ex Colonnello della Seconda Guerra Mondiale diventato barista di un Pub e Russell invece è un fotografo corrispondente di guerra inviato nel conflitto in Viet Nam.
L'attore protagonista è Zachary David Alexander Efron (solo “Zac” per le amiche e per gli amici), anche lui ha la sua fama, non è certo l'ultimo arrivato, ma suppongo sia conosciuto più negli States che nel resto del globo e qui interpreta il protagonista della stranissima storia narrata in questo film, che in Italia han intitolato “Una birra al fronte”.
Titolo che rispecchia la vicenda, quella di un civile (John "Chickie" Donohue) che dopo aver preso coscienza della propria insignificanza decide di fare qualcosa per i suoi amici di quartiere partiti per il fronte, imbarcandosi su un mercantile e portandosi appresso alcuni oggetti che i parenti dei suoi amici gli danno da consegnare ai propri cari, tipo un rosario, un paio di calzini ecc. più ehm, un carico di birre in lattina (già proprio un borsone stracolmo di birre made in USA) che lui ha deciso di donargli per tirargli su il morale e fargli capire che tutti nel quartiere pensano sempre a loro seppur così lontani.
Una volta sbarcato nel territorio vuetnamita Chickie si accorge subito che non sarà uno scherzo portare a compimento la sua “missione”, passando attraverso numerevoli situazioni e prendendo coscienza della verità della guerra, molto diversa di quella da lui creduta e falsamente raccontata dalla propaganda dei media della sua amata Ammerika.
Alla fine Chickie riuscirà nel suo intento anche se molti oggetti non saranno consegnati ai suoi amici, poiché morti nel conflitto, e una tornato a casa racconterà agli amici rimasti e al Colonnello barista quel che ha visto coi propri occhi dichiarando che questa non è altrettanto determinata a difendere gli States da un nemico come furono le guerre precedenti e gnente...
Anzi no, stavolta ho voluto raccontare la trama cosa che nelle altre recensioni ho privilegiato di meno, il film è ben ambientato e abbastanza realistico, con una colonna sonora che ben accompagna lo scorrimento delle immagini, nelle sue poco più di due ore che non annoiano per niente e che ci inducono a riflettere nuovamente sull'orrore e lo schifo che i potenti del mondo ci costringono a subire per i loro sporchi interessi.
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