"Io sono UBIK. Prima ancora dell'Universo. Io sono. Io ho creato tutti i Soli .Io ho creato tutti i Pianeti. Io ho creato tutti gli Esseri viventi ed i luoghi in cui vivono; ed Io li comando a mio giudizio.Loro vanno dove Io dico, e fanno ciò che Io comando.Io sono la parola. Il mio Nome non è stato mai pronunciato, perchè è il nome che nessuno conosce.Io sono chiamato UBIK, ma questo non è il mio Nome.Io sono. Io sarò Eterno" (Cap.17).

Nonostante sia passato molto tempo dalla lettura di questo romanzo, il ricordo dei personaggi e di questa inquietante e sorprendente storia, non si è affatto 'sbiadito' nel tempo come è successo per molti altri libri. Forse non ci crederete ma Dick è riuscito a cambiare, sia pure in minima parte, il mio modo di interpretare la vita e il mondo che mi circonda. Probabilmente anche a voi potrebbe succedere qualche cosa di simile dopo aver letto questo capolavoro... "Ubik" dal latino ubique: ovunque, ubiquità. Vi descriverò brevemente la trama, ma in fondo quello che conta è solamente il consiglio spassionato di leggere il libro.

Incontrerete un'ampia gamma di personaggi originali. Runciter è un uomo di buoni propositi e proprietario della Runciter Associates con a disposizione gli "Inerziali", persone dotate di poteri Psi, che gli permettono di combattere i "Teeps" (telepati) e i "Precog" (precognitivi) del malvagio Hollis. Runciter si fa consigliare nei momenti più critici dalla moglie Ella, ibernata in una sorta di "semi-vita" e contenuta in una bara trasparente all'interno del Moratorium Diletti Fratelli Schoenheit von Vogelsang. L'idea di "semi-vita" è stata sviluppata sul regno post-mortem del Bardo Thodol, descritto nel Libro Tibetano dei Morti. Vicino a Ella in un altro contenitore, c'è Jory, un ragazzo che inesorabilmente le sta sottraendo forza vitale. Joe Chip è un semplice e fedele dipendente della Runciter con il compito di condurre test sugli "Inerziali", mentre la stupenda Pat Conley è in grado, grazie al suo nuovo potere, di modificare il passato e ostacolare i "Precog". La struttura dei primi capitoli sembrerebbe condurre il lettore verso una trama fantascientifica, ma si trasformerà imprevedibilmente in...

"La cosa più difficile, dopo l'alzarsi al mattino, è alzarsi al mattino. Svegliatevi con Ubik! Ubik, nutrienti fiocchi d'avena soffiati! Il cereale per adulti più saporito, più croccante, più tutto. Ubik a colazione, e si vuota lo scodellone! Non superare le dosi consigliate per ogni consumazione!" (pubblicità di Ubik nel cap.16).

Dick è stato tra i rari scrittori che sono riusciti a ridefinire il concetto di realtà con una lucidità assolutamente unica. Il reale diventa irreale e l'irreale diventa reale attraverso un capovolgimento totale di ogni referente segnico. Philip amava creare mondi abitati dai suoi deboli e insicuri personaggi e poi farli letteralmente sgretolare sotto gli occhi attoniti del lettore. In vita Dick si è domandato quasi ossessivamente che cosa sia veramente reale nel nostro mondo. La vita stessa è reale? Quando a W.Burroughs si domandò se credesse nella vita dopo la morte egli rispose con una domanda: "Come fai a sapere di non essere già morto?".

"Preso secondo le modalità d'uso, Ubik provoca un sonno senza interruzioni, privo di quello stato depressivo che accompagna spesso il risveglio. Vi risveglierete freschi e riposati, preparati ad affrontare tutti quei numerosi e assurdi problemi che pretendono la vostra attenzione. Attenzione: non eccedere con il dosaggio consigliato" (pubblicità di Ubik nel Cap.11).

Le opere di Dick abbondano di riferimenti a livello simbolico inerenti a problematiche religiose. Le iniziali di Joe Chip stranamente sono equivalenti a quelle di Jesus Christus, ma il collegamento andrà ben oltre. Spesso i suoi romanzi sono connessi tra loro attraverso svariate meta-analogie, come Runciter-Ubik e Eldritch-Chew-Z. La vita di Dick è stata caratterizzata da sofferenze, dipendenze da droghe e curiosi eventi che inevitabilmente si sublimeranno nei suoi scritti a molteplici livelli. Tra tutte, Il lancinante ricordo della sorellina gemella Jane Dick, deceduta dopo 40 giorni per scarsa denutrizione. Gli strani ed inspiegabili eventi accaduti tra febbraio e marzo del '74, i medici comunque li descriveranno come una serie di micro attacchi epilettici. Philip invece spiegò questi episodi, anche se confusamente, come una complessa sequenza di visioni che gli permisero di ritrovare verità eterne, ovvero la sua anamnesi (Platone). Bisogna ricordare però che lo scrittore in quel periodo assumeva alcuni medicinali. Questi avvenimenti lo convinsero a realizzare la sua "Esegesi" (quasi 2 milioni di parole). Nel '76, in una rara intervista con Daniel DePrez, si verificò un episodio di levitazione di una lattina di aranciata... Stranamente anche la lettera K presente sia in Dick che in Ubik, rimandano inevitabilmente a Kafka. Non a caso molte sue opere presentano similitudini con l'inimitabile scrittore di Praga. La forza della sua genialità letteraria consiste nella capacità di trasformare le tragedie della vita in capolavori irripetibili.

"Il modo migliore per chiedere una birra, è quello di chiedere a gran voce Ubik. Ottenuto da luppoli selezionatissimi ed acqua di prima qualità, invecchiata lentamente per ottenere un aroma perfetto, Ubik è la miglior birra di tutta la nazione. Viene imbottigliata soltanto a Cleveland" (pubblicità di Ubik nel Cap.2).

Dick nel '74, scrisse una sceneggiatura in occasione di un progetto cinematografico tratto da Ubik, mai portato a termine. Mi domando ancora oggi se sia un bene o un male che nessun regista fino ad ora abbia realizzato un film da questo inconsueto romanzo. Potrebbe essere un bene, perchè tutti noi avremmo a disposizione la trasposizione filmica di questo libro di culto. Un male perchè il risultato molto probabilmente provocherebbe una delusione. Risulterebbe assai complicato esprimere tutta la storia e i suoi significati profondi attraverso immagini musiche e parole. L'effetto di questo libro fu così influente da ispirare la creazione del movimento Ubikuo, presente anche in Italia. Le persone ebbero modo di esprimere la loro creatività con poesie, disegni ed elaborazioni pratiche e teoriche dell'Ubikuità, attraverso testate ormai introvabili come Ikonera e Malpertuis.

"Amici è tempo di far pulizia, e noi stiamo dando via tutti i nostri Ubik silenziosi ed elettrici, a prezzi davvero concorrenziali. Abbiamo buttato via il listino dei prezzi. Quindi ricordate: tutti gli Ubik della nostra partita sono stati usati seguendo alla lettera le istruzioni" (pubblicità di Ubik nel Cap.1).

Dick nacque nel 1928 e morì nel 1982 a soli 54 anni. Le ultime due cifre della data di nascita e di morte potrebbero ricondurre a una sorta di ciclicità nell'iter vitae. La sua morte decretò il rapido scioglimento del movimento Ubikuo, anche per i tragici eventi accaduti in Arkansas dove due appartenenti dell'Ubik Foundation morirono in circostanze drammatiche (si chiamavano Kate e Keith Haigler). Dick dedicò il libro Ubik al suo amico Anthony Boucher, scomparso nell'Aprile del '68, con queste commoventi ma speranzose parole: "Vedo foreste assolate, e verde intero sereno. Lì presto cammineremo, quando verrà l'estate".

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