La copertina del nuovo disco dei Phoenix Again Unexplored ci proietta subito in un’atmosfera incantata e tranquilla molto impressionista: troviamo raffigurato un dipinto ad olio di Claudio Lorandi intitolato Riflessi d’autunno. I Phoenix Again sono una band bresciana che nasce nel 1981 come Phoenix. Questo è il loro terzo lavoro e rivela una maturità compositiva di tutto rispetto. I riferimenti, come si diceva, vanno ricercati nel classico prog storico di gruppi cme Genesis, Camel, Deep Purple, Wishbone Ash e molti altri. Purtroppo il fondatore Claudio è morto nel 2007 ma i Phoenix Again hanno avuto la forza e lo spirito di guardare avanti e quel che ne è venuto fuori èun album sicuramente pregevole distributo dalla sempre attenta Black Widow. L’iniziale “Tht Day Will Come” è un bel pezzo che si avvale di uno splendido intro di Mellotron e si caratterizza per momenti ora placidi ora più duri. “The Bridge of Geese”, bel titolo evocativo, è uno dei momenti migliori di “Unexplored” con le sue ambientazioni medievali e il suo mood tipicamente prog. Emerge, in alcuni momenti, anche l’amore per certi suoni hard-rock come in “Silver” e “Whisky”. Ma, altrove, la musica è ​ decisamente più​ pacata e placida come nel breve strumentale per chitarra acustica “Close to You” o nella lunga “Valle della luna”, con le chitarre acustiche e un Mellotron molto Genesis in evidenza. “To be afraid – Ansia”, l’altro pezzo cantato oltre a “That Day Will Come”, ci conduce in territori pastorali non lontani dai Camel. Nel complesso siamo di fronte a un buon disco ispirato anche se forse manca qualche picco compositivo e si avverte un po’ di monotonia di fondo. In ogni caso i Phoenix Again sono un gruppo che merita la vostra attenzione se siete amanti del prog. Disponibile su Bandcamp: https://phoenixagain.bandcamp.com/album/unexplored.

Carico i commenti...  con calma