IL FUNK-ROCK CHE NACQUE ALL'OMBRA DELL'ARC DE TRIOMPH E FECE IL GIRO DEL MONDO.

Quattro ragazzi parigini si affacciano all'alba del nuovo millennio sul panorama della musica pop-rock... Rispondono ai nomi di: Thomas Mars (voce), Laurent Brancowitz (chitarra), Deck D'Arcy (basso) e Christian Mazzalai (seconda chitarra).

2000: Primo album dei Phoenix, ottimo lavoro con canzoni semplici ed immediate che arrivano subito al cuore dell'ascoltatore. Le 10 tracce sono quasi sempre solari ed hanno una sonorità che ricorda vagamente i 'Police' e nelle note più funky i 'Jamiroquai'. Notevole la bravura dei singoli musicisti, che si esibiscono in maniera molto riuscita in alcuni pezzi esclusivamente strumentali: "School's Rules" la traccia di apertura del disco, rapida e ritmata; la più lenta e soffice "Embuscade", con tanto di archi e fiati di accompagnamento è l'unica traccia che si discosta completamente dallo stile funk-rock che pervade il resto dell'album; "Definitive Breaks" è la terza strumentale posta a chiusura dell'album, un'atmosfera notturna avvolge la più malinconica traccia dell'album.

Il singolo trainante di questo album è certamente "If I Ever Feel Better" che ha avuto un discreto successo nelle radio internazionali, pezzo con un ritornello che cattura l'orecchio di tutti, una melodia che scivola soffice come il velluto. A nostro parere la canzone più bella dell'album è "Too Young" la seconda traccia dell'album che come la sopracitata conta di un ritornello estremamente trascinante (ciò è indubbiamente uno dei punti di forza della band). Da segnalare è la singolare ed interessante "Funky Squaredance" 9 minuti abbondanti di musica mutevole e bizzarra, melodie che si susseguono e si rincorrono a ritmo incalzante, con un sottofondo musicale che nella primissima parte della canzone rientra nei normali canoni dell'album ma che verso il terzo minuto prende completamente un'altra piega e arriva a sonorità ancora più funky. A centro album con "Party Time" il gruppo abbandona per due minuti la funky-influence e sterza a tutta velocità in una sterrata strada di rock energico ed elettrico, il risultato è abbastanza deludente. Molto meglio le seguenti "On Fire" e "Summer Days" due pezzi molto più nelle loro corde, rientrano pienamente nel loro stile e si sente dalla semplicità con cui scivolano via accarezzando dolcemente ed allegramente l'ascoltatore.

Per i 'Phoenix' trattasi di un esordio senza dubbio azzeccato che ha come punto di forza quello di non avere troppe pretese, e di offrire melodie semplici ma estremamente coinvolgenti. Per i momenti di relax e di 'nullafacenza' non c'è colonna sonora più azzeccata.

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