Il fatto che "Come On Pilgrim" sia stato ormai relegato in fondo alla corrente edizione di "Surfer Rosa" (per la gioia comunque delle nostre tasche) non ci autorizza a minimizzare questa preziosa opera prima. Pur essendo in realtà un semplice demo, il primo gemito dei neonati Pixies non è un solo un EP realizzato in neanche una settimana, ma il vero primo album della band. Sì, un album di venti minuti, di otto stringate canzoni, ma autonomo nella sua completezza. Molti infatti commettono l'errore di sottovalutarlo, ho molti amici adoratori degli album successivi che lo denigrano come una sbandata sotto sbronza, un'accozzaglia di idee ancora poco chiare. Niente di più lontano dal vero. Straordinariamente il gruppo di Boston, formatosi da pochi mesi e capitanato dal californiano Black Francis (voce/testi/chitarra), aveva già una personale, matura identità. Ogni componente aveva fermentato le proprie intuizioni nelle esperienze passate con precedenti formazioni.
Giunge quindi come uno sfogo primordiale e collettivo questa prima registrazione ufficiale, in presa diretta, dove nasce la storia di un gruppo leggendario. Leggendario per il proprio talento e la propria costanza, che si manterrà per un quinquennio indimenticabile e intensissimo di notevoli risultati. Il marchio del "suono Pixies" risiede nel suo pescare con disinvoltura da ogni genere musicale di loro gradimento (con predilezioni per la cultura californiana e la mito-musicologia del surf-rock, la concezione dei vuoti e degli spazi sonori tipica di new wave e post-punk) convertendolo in un'originale e inconfondibile alchimia. Il basso di Kim Deal acquista notevole importanza come imbonitore della struttura dei pezzi, scheletro insostituibile e suadente che mantiene sempre il suo ruolo di protagonista onnipresente. La chitarra di Joey Santiago gestisce invece con spirali rumoristiche la direzione che ogni volta la canzone deve intraprendere, serpeggiando (vedi l'incredibile "Vamos", riproposta successivamente anche in "Surfer Rosa", ma non con la stessa sibilante dinamicità ipnotica), ruggendo selvaggiamente (come nella sensualissima "Isla De Encanta"), ricamando e rileccando con precisione le architetture pencolanti e sbilenche create dallo stralunato cantato di Black Francis. Quest'ultimo ci delizia con i suoi inserti di chitarra folk, che inneva gioiosamente - e a volte con toni pseudo-spagnoleggianti - il disco come zucchero avvelenato ma delizioso.
Viene creato un mondo perverso dove i suoni si susseguono senza logicità, dove i volumi combattono tra di loro e le voci di Francis e Kim alternano schiamazzi a toni angelici, diabolici sberleffi ("I've Been Tired") a sentite odi piene di timidezza, di inarrivabile pathos (l'incipit ferma-tempo di "Caribou"). Diventa presto un piacere unico ascoltare i racconti irretiti da questi gioielli, storie surreali di paranoia, ossessioni feticiste, poesie destrutturate gonfie di dolore ma pronte a un maligno sorriso di sottofondo, esortazioni non-sense e celebrazioni di una California dove ci si ricorda ancora di Zorro e della tradizione ispanica, dove si passa la vita alla ricerca dell'onda più alta o sognando viaggi in decappottabili con i bagagli pieni di stupefacenti. E' come se un nuovo tassello si fosse in un istante aggiunto alla storia americana, e alla sua musica. Quello bizzarro ma disincantato dei Pixies. "Surfer Rosa" unito a "Come On Pilgrim" formeranno quello che è probabilmente il "The Velvet Underground & Nico" degli anni '80, ma con due visioni sostanzialmente diverse, per quanto complementari. Le visioni in technicolor da 16mm di "Come On Pilgrim" contro il più acido bianco e nero cassavetesiano di "Surfer Rosa", certamente beneficiato dall'intervento del produttore Steve Albini. Due opere diverse, che vi consiglio di scindere (se avete il già citato "Surfer Rosa"/"Come On Pilgrim") su due cassette o cd diversi. Nel vostro piccolo restituirete importanza e dignità legittima a uno dei più grandi demo della storia del rock.
"Come on pilgrim, you know he loves you..."
P.S.: le registrazioni che produssero "Come On Pilgrim" comprendevano oltre agli otto brani in questione anche altri nove che insieme formavano il leggendario "Purple Tape". In seguito quest'ultimi hanno fruttato un'uscita "postuma" ("The Pixies", 2002).
Elenco tracce testi samples e video
01 Caribou (03:14)
I live cement
I hate this street
Give dirt to me
I bite lament
This human form
Where I was born
I now repent
Caribou
Caribou
Caribou
Ooh
Repent
Repent
Give me white
Ground to run
And foregone
Let's me knife
Knife me lets
I will get
What I like
Caribou
Caribou
Caribou
Ooh
Repent
Repent
02 Vamos (02:53)
Estaba pensando sobreviviendo con mi sister en New Jersey
Ella me dijo que es una vida buena allá,
Bien rica bien chevere. Y voy! Puñeta!
We'll keep well-bred
We'll stay well-fed
We'll have all sons
They will be all well-hung
They'll come and play
Their friends will say
Your daddy's rich
Your mamma's a pretty thing
That maid Maria, she's real OK
Vamos a jugar por la playa (x5)
I keep getting friends
Looking like lesbians
If we get bored
We'll move to California
They'll come and play
Their friends will say
Your daddy's rich
Your mamma's a pretty thing
That maid Maria, she's real OK
Vamos a jugar por la playa (x5)
03 Isla de Encanta (01:41)
Hermanita vien comigo
Hermanita vien comigo
Hay aviones cada hora
Isla de encanta, me voy, me voy, me voy
Donde no hay sufrimiento
Donde no hay sufrimiento
Me vieron pasar por la calle
Isla de encanta, me voy, me voy, me voy
Nuestro propio animal canta a la gente pa' gratis
Hey babe, what are we doing here?
Laaaaa!
Looooh!
Patria
Isla de encanta, me voy, me voy, me voy
05 The Holiday Song (02:14)
Well sit right down my wicked son
And let me tell you a story
About the boy who fell from glory
And how he was a wicked son
This ain't no holiday
But it always turns out this way
Here I am with my hand
He took his sister from his head
And then painted her on the sheets
And then rolled her up in grass and trees
And they kissed 'till they were dead
This ain't no holiday
But it always turns out this way
Here I am with my hand
Well sit right down my evil son
And let me tell you a story
About the boy who fell from glory
And how he was a wicked son
This ain't no holiday
But it always turns out this way
Here I am with my hand
This ain't no holiday
But it always turns out this way
Here I am, with my hand
08 Levitate Me (02:37)
Give me help
Give me hell
You can levitate me
Then take off them rings
Off them holes
Levitate me
Higher please
levitate me
Elevator lady
Elevator lady
Elevator lady
Elevator lady
Lady levitate me
If all in all is true
If all in all is true
If all in all is true
If all is true
Won't you please run over me?
Won't you please run over me?
Won't you please run over me?
Won't you please run over me?
Shakey shake
Shake it
Levitate me
Come on pilgrim
You know he loves you
Levitate me
Higher please
He kicked a baby
Elevator lady
Elevator lady
Elevator lady lady
Elevator lady lady
Lady levitate me
If all in all is true
If all in all is true
If all in all is true
If all is true
Won't you please run over me?
Won't you please run over me?
Won't you please run over me?
Won't you please run over me?
Won't you please run over me?
Won't you please run over me?
Me, me, me, me, me, me, me, me, me, me
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