L'album 'The Supreme Negative' è recensito su DeBaser (2023) e viene descritto come un lavoro dall'estetica industriale e ripetitiva, vicino al suono associato a Downwards.

La recensione celebra 'The Supreme Negative' come un lavoro dall'estetica industriale e opprimente, vicino al suono associato a Downwards. Si sottolineano ripetizione, beat potenti e loop affilati che creano un impatto travolgente. Il disco è valutato 5/5 e descritto come capace di suscitare brividi. L'approccio testuale è potente e viscerale, con immagini di ferraglia e palazzoni in rovina.

Per: appassionati di musica industriale, dark techno e sonorità ripetitive e abrasivi

 L'impatto tramortisce, ma bisogna andare oltre, si deve andare oltre, e pian piano, in un labirinto costituito da ciminiere, montagne di ferraglie arrugginite, edifici in rovina e quel vuoto opprimente ci si ritrova faccia a faccia con la consapevolezza di ascoltare un suono vivo e vitale, fatto di beat devastanti ma pieni di groove, intrappolati in ripetitivi loop affilati come bisturi che paiono rantoli di macchinari morenti.

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