So già che l'hanno già fatta la recensione su questo album dei Portishead, ma comunque voglio dire la mia su questo lavoro che trovo a dir poco speciale...
Io non conoscevo molto bene i Portishead, ma una volta in un negozio di cd ho ascoltato una canzone, precisamente "Wandering Star" e poi "It's A Fire", e me ne sono innamorato.
Basta un po' di mistero, una voce soffusa e delicata come quella di Beth, e l'atmosfera è fatta, se poi ci metti suoni epocali e cinematografici, e testi strazianti e malinconici, ti senti come trasportato in una dimensione tridimensionale, e mentre la giornata scorre normalmente non vedi l'ora di tornare a casa, metterti disteso da qualche parte e partire con il viaggio di sensazioni che contiene questo lavoro.
Partendo da "Mysterons" che preannuncia un lavoro dallo stampo elettronico e soft, si passa per quel meraviglioso campionaggio in "Sour Times", passando da "Wandering Star" all'orchestrale "It's A Fire", poi "Roads" è a dir poco straziante e "Biscuit" è il simbolo perfetto di questo album, chiude il tutto la "sexissima" "Glory Box", in cui Beth dimostra a tutte le J.LO o Spears cosa vuol dire avere una voce audace... che sa con naturalezza accattivare... beh, con il secondo omonimo lavoro i Portishead si dimostrano più audaci, duri con un suono quasi claustrofobico, ma decisamente d'effetto... comunque un gruppo eccellente e originale da apprezzare maggiormente...
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