La Premiata Forneria Marconi non smette mai di stupire. I componenti hanno tutti superato abbondantemente la cinquantina di anni e si avvicinano ai sessanta, ma loro se ne fregano allegramente e continuano a sfornare dischi che sembrano fatti da giovani imberbi per la grinta e la forza che ci mettono. La classe, poi, quella non svanisce mai, se ce l’hai te la tieni, e allora ecco pezzi nuovi come “Sea Of Memory” oppure il rifacimento di “Bandiera bianca” di Battiato, particolarmente rockeggiata.

Il concerto è stato registrato in uno dei “Blue Note Café” in giro per il mondo, per la precisione quello di Tokyo, in Giappone, dove i Nostri hanno un numero impressionante di fans, ed è una lunga carrellata attraverso tutto il “mondo PFM”, con tutti i loro classici, da “La carrozza di Hans” a “Impressioni di settembre”, da “Dolcissima Maria” a “Maestro della voce”, inframezzati da strumentali dove il loro virtuosismo musicale si sente in maniera chiara. Pochi i recuperi dal recente passato, qualcosa dall’album “Serendipity” (“La rivoluzione”).

Forse è vero che alcuni pezzi possono essere considerati per appassionati, visto che forse, a lungo andare, pezzi come “Promenade the Puzzle” o le jam di chitarra elettrica e di violino possono risultare un po' noiosi, ma si torna a ripetere che la infinita classe di questi musicisti non si può in alcun modo discutere.

Elenco tracce e testi

01   Sea of Memory (06:43)

02   Bandiera bianca (04:02)

03   La carrozza di Hans (06:52)

Guarda, cerca
corri lontano,
vola…
Hans il mercante
aspetta lontano,
vola…

Piccolo uomo
signore del mondo
vai…

La carrozza attende già
no ti fermare,
a cassette sali e va
non ti voltare,
suona un corno da cocchiere,
lustra l'abito de Re;
è la carrozza di Hans.
Strade e strade correrai,
senza contare,
cieli e cieli finirai,
tu sai volare,
suona un corno da cocchiere,
lustra l'abito de Re;
è la carrozza di Hans.

Cieli infiniti, vento in faccia
voglia di correre e non fermarsi mai
scrivere suonare e bailare
e non fermarsi mai
bruciare il proprio teatro
vestira il proprio teatro
ascoltara, lavorare a dormire
e nor fermarsi mai;
guardarsi in giro
sentirsi il mondo negli occhi
sentirsi piccino e adorare
e non fermarsi mai.

…i silenzi,
e foglie cadute e cadute
a nubi bige a rimpiattino...

04   Rain Birth (Intro to the River) (01:25)

05   River of Life (07:23)

06   Photos of Ghosts (07:41)

Black roses laced with silver
By a broken moon.
Ten million stars
And the whispered harmonies of leaves.
We werer these.
Beside a dried up fountain
Lie five dusty tomes
With faded pasted pictures
Of love's reverie.
Across each cover is written,
"Herein are Photos of Ghosts"
Of ghosts, of ghosts,
Of the days we ran and the days we sang.

07   Peninsula (05:11)

08   Out of the Roundabout (07:29)

1.
got a skin of sun
i'm breathing ceeophane
got a fadin' tan
to offer to the rain
who's the refere
when winter plays the ball?
runnin out of time
to celebrate the fall
out of the roundabout
out of the roundabout

got a cotton hat
to wear all year round
got a time disease
that keeps me upsidedown
and the willow trees
are spittin' out some green
i would give a look
but springtime looks a scream
out of the roundabout
out of the roundabout

now all the seasons run together
and the middle days are gone
without our weather repetitions
i can't shake my dice
can't skip a line no no no no no ...

2.
had my bicycle risin'
fast wheelin' and climbin'
the equinox hurdles
over gates of heat

even numbers to bring out
and courses to follow
in search of the days
before i missed their beat

I ran into a black cat
good taste for all timing
his ivory shaker
couldn't pour out rain

I've been truckin' and trackin'
still missin' the rhythm
of changes that used to
make me feel all right ...

I met birds on a cable
a dark feathered station
time flown for migration
but they wouldn't fly

askin' cherries and peaches
to work on their accents
a natural compass
but they fooled me good

I've been joggin' and jugglin'
still missin' the rhythm
of changes that used to
make me feel all right ...

09   La rivoluzione (04:07)

10   Suonare suonare (05:50)

Starsene a casa, a che fare?
Quello che ciondola
ma non gli va di restare
leggo un giornale, sempre uguale.

Ho gli occhi che mi fanno quasi male
a forza di vedere fuori
sempre gli stessi colori
qui per sognare mi tocca dormire
o come sempre, suonare suonare....

Stringo fra i denti le labbra e miei pensieri
ricordo come ero ieri
ma perché poi dovrei dimenticare
quel gioco d'oltre mare
no no, non ci sto, salgo su un auto che
mi porta via via via....
e allora si, torno a girare là
dove c'è musica....

Fuori a passeggio su un prato
senza fiato,
lei che mi aveva avvertito
ma io non le ho creduto
qui per sognare mi tocca dormire
O come sempre, suonare e suonare.

Stringo fra i denti le labbra e miei pensieri
ricordo come ero ieri
ma perché poi dovrei dimenticare
quel gioco d'oltre mare
no no, non ci sto, salgo su un auto che
mi porta via via via....
e allora si, torno a girare là
dove c'è musica....

11   Promenade the Puzzle (07:20)

12   Tokyo Piano Solo (02:13)

13   Dove... quando, Part 2 (01:47)

14   Dove... quando, Part 1 (04:20)

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Altre recensioni

Di  Nonsoloprog

 Di decenni sembra proprio che non ne siano passati, a guardare la freschezza e la passione di questi sempreverdi musicisti.

 A dimostrazione che il rock italiano non è Vasco Rossi, ma credo che questo lo sappiano bene, in Giappone...