Dunque c'entrava anche Re Artù in questa storia strampalata,ma di cosa ci volesse parlare per davvero questo disco cosi indigesto,ignorato e,si dice,pure scopiazzato resta un mistero.

Certo è che nulla sembra essere andato per il verso giusto dopo la grande prova di Jet Lag,complice il maledetto '78,l'abbandono di Bernardo Lanzetti e la chiusura repentina della Zoo Records la nuova etichetta discografica.A completare il tutto una fugace apparizione televisiva proprio con il brano piu slegato dal resto del disco,la suadente e un po malinconica Se Fossi Cosa,unico breve richiamo a un passato gia molto lontano.

Meglio prendersi una lunga pausa di riflessione accompagnando dal vivo uno dei maggiori interpreti della canzone Italiana per poi tuffarsi negli anni '80 con l'album giusto e un sound completamente rinnovato.

Ma Passpartù,con la sua avvolgente title track interamente strumentale è stato comunque un album di svolta e in quanto tale degno di considerazione ma non solo;è un disco onesto,leggero,cristallino,con cui la Premiata si apre a nuove collaborazioni in campo musicale.Parteciperanno infatti al progetto George Aghedo,Roberto Colombo,Roberto Haliffi,Claudio Pascoli e Claudio Fabi ma sopratutto Gianfranco Manfredi per quanto riguarda la stesura dei testi.Il tutto si muove in un atmosfera suggestiva e ricca di ironia,un intreccio di storie surreali ben illustrate dai disegni di Andrea Pazienza che rendono questo lavoro una sorta di vero e proprio album a fumetti.

Musicalmente parlando il risultato è ineccepibile,un grandissimo Mussida in versione acustica e gli splendidi interventi di Premoli al piano elettrico restituiscono all'album un sound molto particolare e immediatamente riconoscibile,quasi dedicato,arricchito dalle percussioni di Aghedo,le linee armoniche di Dijvas e dalla sempre graffiante vocalità di Lanzetti.

Di Cioccio,che tiene in mano la preziosa chiave,gia medita la futura guida del gruppo.Ci riuscirà due anni dopo.

Che voto dare quindi a questo lavoro alla vigilia dei suoi quarant'anni?

dovrei essere imparziale ma i fans hanno un grande cuore e sentendomi particolarmente legato a questi racconti di manichini di plastica e di trame blu non posso che confermare le quattro pallozze in omaggio all'ultimo capitolo di una storia irripetibile e un po strampalata,come la vita.

MrBlueSky

Tracce:

Viene il Santo

Svita la Vita

Se Fossi Cosa

Le Trame Blu

Passpartù

I Cavalieri del Tavolo Cubico

Su Una Mosca e Sui Dolci

Fantalità

Elenco tracce e video

01   Viene il santo (04:37)

02   Svita la vita (03:27)

03   Se fossi cosa (04:43)

04   Le trame blu (04:54)

05   Passpartù (04:53)

06   I cavalieri del tavolo cubico (05:23)

07   Su una mosca e sui dolci (04:54)

08   Fantalità (04:11)

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Altre recensioni

Di  happypippo1

 Passpartù rivela un profondo stato di crisi creativa della band, su cui la tecnica nulla può fare per sopperire alla grave lacuna.

 Non c’è nessun brano che si possa definire brutto: tutto è cantabile, ben suonato ma nessuno sembra crederci a quel che sta facendo.