Agli inizi degli anni '80 la Premiata Forneria Marconi era al termine di uno degli esperimenti progressive-rock più riusciti nella musica italiana, con il picco del successo della prima rockband italiana negli Stati Uniti, ma ora era il momento di cambiare rotta. Ed ecco venire fuori alcuni album decisamente più improntati verso il pop-rock più commerciale, ma non per questo privi di brani di fascino, anche perché sempre suonati con una bravura da fare paura.

Un esempio viene sicuramente da questo album del 1980, che non è sicuramente un capolavoro, contiene buoni pezzi, come ad esempio la title-track (poi ripresa anche da Riccardo Cocciante), una canzone che parla della passione per la musica da suonare, "Si può fare", un veloce ed energetico rock dove anche lì si finisce sempre a casa a suonare una batteria, "Topolino", una bella ballata dove si presenta la voce di Francone Mussida (in quasi tutto il disco la parte vocale è sostenuta da Franz Di Cioccio), "Bianco e nero", non male nemmeno quella. Il disco ha anche dei pezzi trascurabili (se finora avete vissuto senza avere mai ascoltato "Volo a vela", "Sogno americano" o "Tanti auguri" potete tranquillamente continuare a farne senza, non vi perdete nulla di granchè fondamentale).

Torno a dire, questo disco non è eccezionale. Ma ha un enorme merito. Quello di avere al suo interno una canzone che non è semplicemente una canzone, è LA canzone. Uno di quei brani che fa dire a noi, incalliti compratori di dischi, "ecco, questo me lo compro perché c'è su... "MAESTRO DELLA VOCE", una canzone perfetta, una ballata dove tutto si sposa in maniera sublime, dalla musica al testo, con una magistrale prova vocale di Franz, e con una dedica particolare a Demetrio Stratos. Decisamente una canzone che merita di far parte dell'antologia della canzone italiana, e un pezzo che da solo vale l'acquisto di un album.

A ogni modo, un buon disco, con un grande capolavoro e alcune buone canzoni, e soprattutto, suonato alla grande (ecceddiamine, è la PFM!).

Elenco tracce testi samples e video

01   Suonare suonare (04:49)

Starsene a casa, a che fare?
Quello che ciondola
ma non gli va di restare
leggo un giornale, sempre uguale.

Ho gli occhi che mi fanno quasi male
a forza di vedere fuori
sempre gli stessi colori
qui per sognare mi tocca dormire
o come sempre, suonare suonare....

Stringo fra i denti le labbra e miei pensieri
ricordo come ero ieri
ma perché poi dovrei dimenticare
quel gioco d'oltre mare
no no, non ci sto, salgo su un auto che
mi porta via via via....
e allora si, torno a girare là
dove c'è musica....

Fuori a passeggio su un prato
senza fiato,
lei che mi aveva avvertito
ma io non le ho creduto
qui per sognare mi tocca dormire
O come sempre, suonare e suonare.

Stringo fra i denti le labbra e miei pensieri
ricordo come ero ieri
ma perché poi dovrei dimenticare
quel gioco d'oltre mare
no no, non ci sto, salgo su un auto che
mi porta via via via....
e allora si, torno a girare là
dove c'è musica....

02   Volo a vela (04:29)

03   Si può fare (04:51)

Dai non ti fermare cammina insieme a me
hai voglia di cambiare sentri per un goirno re
guarda che stanotte il treno se ne va
l'occasione è buona per uscire dalla realtà


e se ti salta in mente, scendi in strade e con la gente
a ballare
sentirsi come nu papa, senza santi da pregare
si può fare
puoi studiare da dottore, per un posto da cantautore
nazionale
ed avere tanti soldi da poterseli rubare
si può fare

prova una volta a inventari una rock and roll band
e dentro al tuo bar, muoverti come una rock and roll star

il treno se ne è andato, e sei rimasto qui
però non ti simontare, va bene anche così
perché ti basta proprio un niente per andare coi presidente
a sciare
e la figlia della vicina che ti sballa quando cammina
si può fare
e se ancora non sei contento, ci sarebbe un movimento
micidiale
possiamo andare e casa mia, là c'è sempre una batteria
da suonare

si può fare, si si può fare, si può fare, si può fare, si può fare

04   Topolino (04:51)

05   Maestro della voce (05:36)

Uno come me
scarpe bianche come me
abitava alle ringhiere a nord della citt�
cantava come un matto
di notte e di giorno
viveva la sua estate anche d?inverno.
Di giorno e di notte io
per campare
parlo di stelle, di donne e ho canzoni da imparare
in giro per Milano
sotto un cielo sempre nero
occhi chiari e un?espressione da guerriero.
Con le nostre facce stanche
un mattino
ci trova insieme a camminare
Parli con me
Ore ed ore
Non nascondi le paure
Maestro della voce solo una canzone
Maestro della voce per cantare dammi una canzone.
Uno come me
scarpe bianche come me
canta sempre per la gente
quante volte ci ho provato
quante volte ci prover�
a far cantare le mie mani
Maestro della voce per cantare dammi una canzone
Maestro della voce per cantare dammi una canzone
Dammi una tua canzone.

06   Sogno americano (04:10)

07   Bianco e nero (05:47)

08   Tanti auguri (04:04)

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Di  mrbluesky

 Un album che suona giovane e fresco come non mai.

 Otto racconti di musica e parole per esprimersi comunicare soffrire godere e.... suonare.