Allora. Ho aspettato, aspettato... e sono arrivata terza.

Intendo dire: è da quando l'ho ascoltato la prima volta che mi è venuta voglia di scrivere qualcosa qui su Beautiful Future... poi ho temporeggiato, poi ho cazzeggiato e nel frattempo due grandi deBaseristi hanno scritto due grandi deRecensioni. Bene, anzi, meglio. Posso saltare a piè pari chi sono e cosa avevano fatto prima d'ora i Primal Scream e anche le informazioni oggettivi (etichetta, produttori, collaborazioni presenti nel disco e altro). Mi limiterò a delle annotazioni personali (qui si può fare, vero?)....

Beautiful Future non è l'unico disco dei Primal che ti dice tutto subito la prima volta che lo ascolti. Subito. Lo senti e decidi mi piace. o non mi piace. Se non ti piace, direi, non insistere: negli ascolti successivi non vi troverai molto di più, o comunque niente che ti farà cambiare idea. Se invece ti piace, e da subito, continuerai ad ascoltarlo (non all'infinito) e a pensare che è proprio bello, proprio come la prima volta. Questo non è un commento negativo, non sto dicendo che non ci siano accortezze stilistiche e rifiniture da scoprire e da apprezzare. Sto dicendo che, come con certe persone che capita di conoscere nella vita, il rapporto anche qui si basa su un'impressione epidermica e a poco serve approfondire oltre. .. nel mio caso il feeling a pelle con i Primal c'è, ed è estatico. Non che non mi abbiano mai delusa (il precendete Riot City Blues, a mio parere, non è nel complesso un disco indispensabile... e lo si capiva dal PRIMO ascolto...). Ma con questo ultimo lavoro sono tornata a pensare che sono loro la band col miglior gusto degli ultimi anni. E dico gusto pensando a quella sorta di talento che spesso hanno figure non propriamente dell'ambito musicale, ma artisti figurativi, designer, architetti, grandi chef creativi.

I Primal si rinnovano sempre (che non vuol dire necessariaente che si rivoluzionino o rinneghino quanto fatto prima), ma che con loro non sai mai come sarà il prossimo disco (anche di questo tutti a dire che avrebbe sancito il ritorno all'elettronica... ma a me non sembra proprio). Non hanno un loro genere (sia lodato...) ma hanno sicuramente, indiscutibilmente, un loro stile. E in questo loro rinnovarsi... difficile dire quanto ci sia di elaborato, studiato, e quanto di istintivo. Sicuramente c'è molto di piacere e divertimento nel farlo. Si ha proprio l'impressione che suonino solo cosa, dove, come e con chi li faccia divertire. E il loro piacere arriva, ad ondate, contagioso, anche a chi li ascolta. Chapeau, no? In questo sono sicuramente degli esteti, anche nel senso letterario del termine: persone (personaggi?) che vivono la vita secondo la loro idea dell'arte e viceversa. E torniamo così al gusto, di cui dicevo prima: gusto nello scegliere in che direzione andare, e il gusto che si prova nell'andarci.

Del disco, cosa dire? Concordo con i punti di forza e di debolezza già segnalati. I momenti più alti, a mio avviso: Can't go back, un giro notturno in macchina ad altissima velocità sotto una pioggia sferzante in una città nipponica, Beauiful Future, dove l'ottimismo sciagurato del titolo e delle sonorità danzerecce stridono a contrasto con l'amaro realismo del testo (e questo forse è il filo rosso di tutto l'album); bellissime le chitarre in Suicide Bomb, perfetta la chiusura serrata con Urban Guerrilla (presente solo nella release per il mercato UK, what a pity...); divertenti e suadenti The Glory of Love (ancora meglio nella versione remix) e il suo alter ego I love to hurt you love to be hurt (dove si decreta: "ain't no glory in love"), bella la parentesi più melodica di Beautiful Summer. Unica caduta di stile, la cover dei Fleetwood Mac (anche se verrebbe da dire che, dal modo strafottente e ruffiano in cui Bobby la canta, se ne sia accorto pure lui).

Non è un disco che farà ingrossare le fila dei fan dei Primal Scream questo, anzi, probabile che ne deluda qualcuno di quelli storici. A me ha dato l'impressione (e la conferma) di avere a che fare con una band fortemente determinata a dire la sua scegliendo la forma e il contenuto in cui crede di più. I Primal Scream non sono certo attivisti nel senso ecologico-sociale-mediatico (à la Bono o Chris Martin per capirci), non usano la musica come questo cacchio di linguaggio universale per lanciare messaggi di pace e amore che mettano tutti d'accordo; però, non so se la penso così solo io, sembrano inseriti meglio di chiunque altro nel loro momento storico. La loro musica è sempre figlia del qui e dell'ora -ripeto- sia nelle forme scelte che nei contenuti. (Anche) questa è politica. Anche questo è un motivo per amarli. Senza contare che fanno ballare e saltare come pochi altri.

Beautiful Future è l'ultimo viaggio che puoi fare con loro, sempre che tu non abbia paura nè del buio nè della luce accecante, che non ti importi di sapere dove stai andando, e se ci arriverai tutto intero.

Elenco tracce testi e video

01   Beautiful Future (05:09)

Take a ride around your city
Tell me what do you see
Empty houses
Burning cars
naked bodies hanging from the tree
Don’t say what you’re thinking
Just think before you say
If you say the wrong thing
the man is gonna come and take you away

Oh you've got a beautiful future
A beautiful future
Oh you've got a beautiful future
A beautiful future


You tell me baby it’s good to be free
Can’t you see you’ll never be free
You live by the sword
You die by the sword
You’re only free to buy the things you can’t afford
A flash car
The house in the country
a sexy wife, beautiful children
Congratulations you live in a dream
With a dead heart at the control of the machine

Oh you've got a beautiful future
A beautiful future
Oh you've got a beautiful future
A beautiful future

Are you heading for the gas chamber
Do you wanna sit in the electric chair?
We’ve got a noose if you wanna hang around
Maybe a little torture to tousle up your hair

You've got a beautiful future

Take a ride around your city
tell me what do you see?
Pretty houses, expensive cars
Golden apples hanging from the trees
Oh you’ve got a beautiful future

Oh you've got a beautiful future
A beautiful future
Oh you've got a beautiful future
A beautiful future

Oh oh you live in a dream
With a dead heart at the control of the machine...

02   Can't Go Back (03:44)

I looked into my baby's eyes
I tried so hard to find some light
When I looked there was no one there
No one there at all

I walked on down a crowded street
I heard somebody talk to me
When I turned around to speak
There was no one there at all

Can't go back I can't go back
Can't go back I can't go back
Can't go back I can't go back
To the place I was before

I stuck a needle in my arm
I stuck it in my baby's heart
She looked so hot & sexy
She wasn't there at all

I heard some one break in my house
They had a gun they had a knife
But it was all behind my eyes
There was no one there at all

Can't go back I can't go back
Can't go back I can't go back
Can't go back I can't go back
To the place I was before

My baby looked into my eyes
She tried so hard to find some light
When She looked there was no one there
No one there at all

Can't go back I can't go back
Can't go back I can't go back
Can't go back I can't go back
To the place I was before

03   Uptown (04:50)

04   The Glory of Love (03:11)

05   Suicide Bomb (05:51)

06   Zombie Man (03:37)

07   Beautiful Summer (04:43)

08   I Love to Hurt (You Love to Be Hurt) (04:32)

09   Over & Over (04:33)

10   Necro Hex Blues (03:34)

11   The Glory of Love (single version) (03:13)

12   Urban Guerrilla (03:25)

13   Time of the Assassins (03:36)

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Altre recensioni

Di  darkHaem

 la band scozzese torna sul mercato con questo nono album, intitolato, con una buona dose di ironia, "Beautiful Future"

 Un ritorno che ha superato alla grande le deludenti aspettative che avevano soltanto ipotizzato, prima della pubblicazione anticipata, critici e fan.


Di  sylvian1982

 Il futuro non sarà meraviglioso, ma il presente, se non stupefacente, per ora è abbastanza rassicurante.

 Una specie di compendio del ventennio Primal Scream, senza rivoluzioni ma nemmeno routine.