L'album più rock dei Primal Scream, che vi aggiusta la giornata: eccolo qui.
Prima della famosa svolta, Gillespie e soci diedero alle stampe questo mix di chitarre sferraglianti, armonica e piano, che sembra registato in un garage e che mi ricorda leggermente molti episodi successivi di artisti che non possono nascondere l'aver preso ispirazione da questo omonimo.
Le tipiche canzoni-marchio d'amore devastato non mancano, tant'è che I'm losing more than I'll ever have (titolo stupendo) fu poi remixata e inserita nel songolo Loaded.
Blues, quello fatto coi controcazzi, e la formula classica del rock n roll, che trovano nella semplicità una dinamica trascinante.
I riff di Innes e Young sono i protagonisti indiscussi dell'opera, a mio avviso, e mostrano ai timpani dell'ascoltatore come la band sia efficace e valida anche senza stravolgimenti e modifiche del sound (che sottolineo, a me vanno più che bene).
La ballad You're just dead skin to me, che sembra una serenata, nasconde molta più cupezza di quella che il titolo trasmette, mentre le power songs Gimme gimme teenage head e Ivy Ivy Ivy non possono che prenderti a schiaffi col loro ritmo.
Più sporco e deviato del primo, ma allo stesso modo coinvolgente. Fanno un'accoppiata niente male.
I don't need religion, Jesus can't save me.
I don't pray to anyone except the one I love.
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