Quarto disco datato 2002 per lo storico gruppo punk/rock di Pordenone, che dopo successi (conosciuti anche da molti "adulti") come "Acida", "Pastiglie", "Angelo" e "Betty Tossica" e dopo (si parla del 1997) aver aperto un concerto per i U2, sfornano, a mio avviso, il loro disco più maturo e per certi sensi più introspettivo, cosa molto strana per una band punk/rock nata come tante in garage tra birra, situazioni folli, droga e centri sociali "poganti".
Il disco muove guerra contro la depressione (in fondo il Prozac è un antidepressivo) e parla di libertà, ma non lo fa con i soliti clichè del fumare marijuana o di alzare il dito medio contro la polizia, lo fa raccontando storie di ragazzi e ragazze che sognano di volare via da un mondo grigio e sotto molti punti di vista incomprensibile, ragazzi e ragazze che si sentono soli e rinchiusi sia fisicamente che mentalmente, ragazzi e ragazze come tanti che vivono in città o paesi abitati da provinciali, bigotti o benpensanti che puntano il dito contro ciò che per loro è "strano&immorale"; così si nascono canzoni costruite su nomi, canzoni che narrano diverse situazioni, canzoni come "Il Mondo di Piera" ("questa è la storia di Piera, storia vera di una che se ne va, di una che perde ma non si piega, vuole partire se ne vuole andare ora"), "Lola" ("Lola c'è Lola non c'è, Lola vive solo per se"), "Lori" ("Lori non sa cosa fare, Lori è sola si fa male, Lori non è mai cresciuta, forse non ha mai voluto") e "Pablo" ("domani si vedrà, forse un altro sparirà"), più che canzoni, storie metropolitane, storie di una generazione spenta, storie difficili suonate su accordi facili, storie che nascono e muoiono tra l'indifferenza delle persone.
Unica cover, anche ben riuscita, del disco è la bellissima "Tainted Love", ben riuscita soprattuto grazie all'adatta e bellissima voce solista del gruppo, Eva Poles, tre spanne sopra al cantante/chitarrista Gian Maria, che quando sfodera le sue doti canore non sempre è convincente. L'energetica e toccante "Un minuto per sempre" è la traccia più riuscita insieme a "Forse domani", la seconda un pò più cupa rispetto alla prima; "Agente speciali" è forse l'unica traccia che non mi piace, più pop/rock che punk/rock, mentre "Criminale", traccia d'apertura, invita a spaccare qualunque cosa uno abbia sotto tiro in quel momento dato il grado di coinvolgimento.
Premesso che non mi piace un granchè il punk, soprattutto quello italiano, dire che questo è buonissimo lavoro per i Prozac +, gruppo di cui oggi, dopo l'uscita del non tanto considerato "Gioia nera", abbiamo un pò perso le tracce; gruppo tecnicamente anche molto buono rispetto ad altri gruppi Italiani come Derozer, Moravagine, Porno Riviste o Succo Marcio; direi un gruppo diverso nel loro genere!
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