Gentili lettori, qui siamo davanti ad uno dei più grandi artisti dell’ultimo secolo. Non ne avete mai sentito parlare? Male, ma non ne sono sorpreso.

A Creta, sua terra d’origine viene considerato un dio, il dio cretese Psarantonis. E la leggenda vuole che pure Zeus sia nato nell’isola di Creta. L’album si intitola “Treats of Zeus” ma non ne parlerò nel dettaglio. Non si può racchiudere Psarantonis dentro una manciata di canzoni. L’album è solo un pretesto, una partenza per parlarne. Psarantonis ha più di sett’antanni, la sua voce oltre duemila. Ascoltatelo e capirete.....

È la voce della terra e delle montagne, del mare e del vento, del tuono e del lampo. Terra che trema, forza incredibile. Tutto è passione in Psarantonis, energia. Non è possibile racchiuderlo in una categoria musicale. Verrebbe da dire world o folk, ma non basta. Io ci sento le radici dei Velvet Underground e capirete anche perché Nick Cave e Warren Ellis siano dei suoi estimatori. Raccolgono da Psarantonis a piene mani. E il ribelle da Anogeia, come un antico profeta, profondo conoscitore della natura e degli uomini, continua a donarci le sue vibrazioni e la sua musica. L’eco si espande vigoroso dall’alto del monte Psiloritis. Ha il cuore di un bambino e la forza di Poseidone. Dimenticavo, quasi sempre si accompagna al canto suonando in modo non convenzionale la lira cretese. Ma questa è la cosa meno importante

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