"Il "tour de force!" che impegna i Queen fra il '77 e l'81 ha effetti disastrosi sull'album dell'82, "Hot Space" .

Questo è ciò che viene subito in mente a molti quando sentono parlare di quest'album.
Io, più di album non riuscito, preferisco parlare di album di transizione necessario per far giungere i Queen ad una completa maturità musicale. Per apprezzare questo disco da tutti maltrattato e sottovalutato basta un ascolto più consapevole e libero da pregiudizi.
Le canzoni dell'album hanno come tema centrale il piacere sensuale e questo si può notare specialmente nelle prime quattro canzoni.

Staying PowerDancer e Body Language in effetti non sono canzoni del tutto riuscite, sembrano piuttosto degli abbozzamenti grezzi di smanie sessuali.
Back Chat è un motivo disco/trascinante in cui Freddie si scaglia violentemente contro la stampa che lo critica in modo asfissiante.
Action This Day di Roger Taylor è il punto più basso dell'album.
A questo punto potrebbe sembrare che l'album sia un fallimento.

La faccia (e anche qualcosa in più ) si salva con le canzoni successive: a causa delle critiche premature che ho letto da ogni parte verso questo disco ci ho messo un pò a sentire Put Out The Fire, accorgendomi che è un gioiello del rock, troppo sottovalutato, in cui Brian (che nel disco fino a quel momento anziché suonare la Red Special suonava il campanello) si oppone esplicitamente contro la guerra delle Falkland. Ci ho messo un pò a capire che Life Is Real (scritta in aereo ed omaggio di Freddie al suo idolo, John Lennon) è una canzone tutt'altro che banale (mediocre nella strofa, bella nel ponte dopo la seconda strofa). Anche la "brusca e decisa" Calling All Girls se la cava benissimo. La traccia numero nove è Las Palabras De Amor dove è Brian May a suonare le tastiere ridondanti; l'unica mancanza di questa canzone sono degli arrangiamenti un pò troppo affrettati. Cool Cat è un altro gioiello: una strana canzone dove Freddie "si strozza" e posiziona stabilmente la sua voce su note altissime dove soltanto un soprano può arrivare. Al resto ci pensa Under Pressure (precedente all'82) che vede riunite (ma guarda un pò) le due magnifiche e "incomprese" voci di Freddie Mercury e David Bowie. Sono d'accordo che non è un capolavoro ma è comunque un album da rivalutare.

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