Esce nel 1982, disco pressoché perfetto anche nella sua durata di mini lp. Ha quel primordiale accenno di permanente parrucchierata di crinute teste votate ad un genuino heavy metal con un piglio di gadget borchiati kitsch che lanciano l'evoluzione di un suono hard che ancora non aveva inserito crismi vapor-progressive melensi e duri allo stesso tempo.

Ingarella di brutto, il vocalist esalta la nostra parte nascosta (ma adorata) di castrati, linda sado-maso è la resa: "Siam pronti alla morte, siam pronti alla morte"...

La scorrevolezza dei cambiamenti di ritmi ci pattina in zone umlaut dove una tenera esaltazione ci fa diventare cattivi quanto basta per scordarci l'incensare la nostra raffinatezza e azzittisce quella vocetta che da qualche tempo fa rimbombare nella testa cose tipo: "Vai a giocare a golf, vai a giocare a golf"...

Scorticano il giusto, arrapano monogamente, lanciano premonizione da quel che sarà Seattle da lì a 10 anni. Intanto, insieme a qualcosa di Malmsteen coi Rising Force (Marching Out per intenderci), mi tengo stretto stretto 'sto gioiellino che soddisfa sopra e sotto tutte le aspettative di quel lato semi glamour e sobriamente esibizionista heavy che possiede, avendo una cadenza piena di voglia di vivere.

Notevoli tutti e quattro i pezzi, tralasciamo l'apertura di "Queen of the Reich", classico di tutti i tempi compreso videoclip, perché se proviamo minimamente ad andare appresso alla voce di Geoff Tate c'è il rischio che ci giochiamo le corde vocali.

Si è più duri su "Nightriders" ma la pesantezza scivola su rotelle laviche a tratti splendidamente barocco-classiche che lasciano un solco che sarà seguito da tanti altri gruppi.

Nella terza traccia (Blinded) rimaniamo letteralmente "accecati" dalla dinamicità del flusso musicale, e poi sempre quella voce che spacca cristalli.

Poi arriva la ballata metal (Lady Wore Black) con un quid di quoziente d'intelligenza in più ma che va bene a tutti col suo struggersi.

Essere originari di una statunitense cittadina Bellevue mi fa ricordare un Franco Sensi (presidente al tempo della AS Roma) sommerso da microfoni televisivi dove i giornalisti domandavano del portiere Pellizzoli e delle voci che giravano che sarebbe stato ceduto a breve... E lui: "Ma 'ndo va. È bravo, è giovane, è alto... È pure bello!"
Ecco, per i Queensrÿche è la stessa cosa, so' pure belli...

Cosa altro aggiungere se non... "Queen of the Reeeeeeeeeeeeeeich"!!!

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