Parlare di Richard Meyers in arte Richard Hell non è sicuramente un lavoro semplice, vuoi perché è considerato il padrino del look punk (e non solo), vuoi perchè insieme all'amico Tom Verlaine ha dato vita ai Television e non pago si è concesso una capatina negli Heartbreakers; infine perchè ha dato alle stampe quel capolavoro immortale che è "Blank Generation".
Prima di tutto mi pemetto di dire che questo album ha l'immenso pregio di riunire la due facce del movimento punk che proprio in quegli anni stava venendo al mondo, quella di New York intellettuale e nevrotica (con l'eccezione in parte dei Ramones) e, quella londinese più rabbiosa e nichilista (e in questo senso il titolo "Blank Generation" si può definire emblematico).
"Love Come in Spurts", la prima traccia dell'album, ci permette subito di capire a che cosa ci troviamo di fronte, cioè chitarre taglienti e frenetiche accoppiate a una voce veramente espressiva che riesce a passare dal nevrotico allo svogliato con una naturalezza disarmante, il disco prosegue spingendo sull'acceleratore con la traccia "Liars Beware" in cui risaltano i splendidi intrecci di chitarra di Ivan Julian e sopratutto di Robert Quine una coppia di chitarristi che, in qualche modo, non può non ricordarci l'altro duo Verlaine-Lloyd e, che da' un contributo fondamentale all'intero album. Oltre a ciò, in "Blank Generation" c'è spazio anche per pezzi più rilassati ma comunque molto efficaci come "Betrayal Takes Two" fino ad arrivare a ad "Another World" otto minuti di stupefaciente tensione drammatica. Una mezione a parte merita "The Plan" canzone in cui ancora una volta le chitarre di Julian e Quine la fanno da padrone e che senza dubbio qualsiasi gruppo, uscito dal 2001 in poi e finito sulla copertina di NME, ha imparato a memoria. Per ultimo ho lasciato la canzone simbolo di quest'album nonché zenit della produzione di Hell, sia per bellezza che per impatto sulla musica, cioè quella "Blank Generation" la cui definizione che più mi piace è quella di: "inno di qualsiasi ribelle senza più causa" , semplicemente una canzone immortale.
Per concludere "Blank Generation" sicuramente si può considerare una pietra miliare della musica moderna, poichè non molti dischi hanno raggiunto una tale bellezza e un tale peso in termine di influenza come il capolavoro fimato Richard Hell.
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