Messa una pietra sopra l'esperienza White Zombie che aveva fruttato ottimi album come "L.A. Sexorcisto" e "Astro Creep: 2000", il cantante (nonché regista e scrittore) Rob Zombie inizia la sua carriera solista con questo buon album dove finiscono tutte le sue maggiori influenze di sempre: dai riff assassini alla Slayer alle bordate tecnologiche alla Ministry passando per le strizzate d'occhio verso un certo Marilyn Manson ed il risultato è un buon album, non un capolavoro beninteso, ma un'album piacevole, accattivante dalla prima canzone all'ultima, un'album che attira pur non essendo il massimo dell'originalità !
"Hellbilly Deluxe" inizia con una intro ("Call Of The Zombie"), in cui una bambina recita alcuni versi che (forse?) appartengono ad una qualche poesia malefica. Si parte davvero con "Superbeast", batteria incalzante, voce maligna per un ritornello anthemico e base industrial per uno dei pezzi migliori dell'intero album, oltre che ad essere diventato un classico di Rob. Sulla stessa scia di "Superbeast" è "Dragula" dove però c'è una maggiore apertura a certi ritmi disco/new wave tipici del Reverendo Manson, che però non rovinano affatto la song, davvero molto frizzante e carica per un Rob in forma ! Il capolavoro dell'album è la seguente "Living Dead Girl", un'atmosfera dark che ci introduce ad un industrial cadenzato e sporco, a metà tra Nine Inch Nails e Ministry, i riffoni pesanti presi dal thrash metal e le influenze arabeggianti fanno da cornice a quest'ottimo pezzo. "Perversion 99" nella sua breve durata, è un dark/industrial strumentale torbido che svolge la funzione di riempitivo, inutile. "Demonoid Phenomenon" è un'altra punta del disco, altro pezzo che frulla maleficamente riff Slayerani e gusto tecnologico, anche qui ritornello anthemico.
"Spookshow Baby" è un pezzo più rokkeggiante, si discosta un po' dall'industrial e abbraccia certe influenze orientali abilmente, risultando un'altra canzone piacevole. "How to Make a Monster" è un altro riempitivo, una canzone di speed industrial della durata di 1 minuto e 38 secondi. "Meet The Creeper" è un pezzo un po' ripetitivo ma il suo riff principale e i contorni tecnologici la arricchiscono rendendola una bella canzone. "The Ballad Of Resurrection Joe And Rosa Whore" è un pezzo che ha il tema portante di tipico stampo Reznoriano, ma arricchito dal ritornello più sulla scia dello stile di Rob, decisamente più aggressivo di quello dei NIN. Pezzo cattivo (nel senso di arrabbiato) è "What Lurks on Channel X ?" con una batteria pesante e un riff sporco e duro, anche se Rob non è proprio al massimo, non è abbastanza aggressivo ma espone una voce bassa e roca. L'organo di una messa funebre ci introduce a "Return Of The Phantom Stranger", tipico pezzo in pieno stile Rob Zombie, industrial cadenzato con atmosfere di sfondo dark, si hanno aperture melodiche per quanto riguarda la voce, più posata e rilassata (con le dovute eccezioni ovviamente), si conclude questa discesa nella mente torbida di Rob con la outro "The Beginning Of End", pezzo strumentale di 1 minuto e 52 secondi ricco di batteria impazzita e sampler tecnologici.
Oltre che ai fans dello stesso Rob lo consiglio vivamente anche agli amanti dei già citati Ministry, Nine Inch Nails, Slayer e Marilyn Manson.
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