La tastierina Casio regalata per la comunione (al massimo la cresima) cadenza un déjà vu d'infanzia dove sapevamo che cosa significavano i colori. Scegliere, dopo averle studiate tutte, l'opzione ritmica pigiando il bottoncino di una selezione di neonata elettronica, ma che tuffo di reminescenze ci si propone, che spinge un rimbombo nelle cavità aortiche.
Robert ci racconta l'inganno delle matrioske che siamo, facendoci vedere le sue bamboline tutte della stessa grandezza, un socialismo mistico. Non c'è più compenetrazione ammiccante riflesso, c'è ordunque una sparizione nella verità, una mistificazione di denuncia sociale è palesata da disgusto impersonale filtrato da battagliero distacco etereo.
Le cantilene ammaliano nella loro fresca immediatezza e non cadono nella trappola di rispondere alla violenza tentatrice ma offrono l'altra guancia con una beatitudine materica, tangibile per i nostri sentimenti.
Dove l'urgenza di Rock Bottom è devastante nella velocità del drastico cambio di sofferenza di Wyatt, qui la frittata si è stabilizzata alla velocità della luce dell'immobilità dell'eternità; e Robert ci sguazza nel battesimo di questo primo bagnetto, dopo il liquido amniotico, dove ci attira in questo affogamento cosciente delle paure del ricordo dell'aldilà.
Ma le branchie, come le ali, ci crescono amiche in questo confortante asilo nido. Concordia umana è tutto quello che risuona all'ascolto... Vi pare poco?
Carico i commenti... con calma