Due criminali scalcagnati si ritrovano con l'auto in panne a ridosso di una spiaggia, uno è ridotto male, gli hanno sparato in pancia, un colpo andato storto.

L'altro lo lascia in macchina e a piedi si guarda intorno in cerca di cibo, di un telefono... poco distante scorge una costruzione, un castello medievale. scoprirà che è abitato da una coppia solitaria ritiratasi in quelle lande...

Comincia così, senza un antefatto, Cul de Sac. È un Polanski del '66, ed è un capolavoro assoluto del cinema!

L'ho visto ieri per la prima volta, ne sto scrivendo ora, sono intontito mentre scrivo, sia perchè al mattino non carburo, sia perchè quando devi scrivere due parole su un'opera del genere non è mai facile, ma ormai mi sono imbarcato...

Il soggetto è piuttosto interessante ma è lo sviluppo a lasciare sbalorditi non tanto per quel che accade quanto per...

È un film grottesco e surreale che cambia registro continuamente. il dramma della situazione e l'umorismo si alternano, si fondono e si scambiano i ruoli in un valzer delirante, dove ogni sequenza, ogni dialogo riserva una sorpresa.

Girato in uno splendido bianco e nero e con una scenografia naturale molto suggestiva (il castello, la laguna, l'alta marea) ammalia, rapisce ed affascina ad ogni fotogramma, mirabilmente ritagliato in ogni singola inquadratura ed interpretato in maniera superlativa soprattutto da Donald Pleasance e Lionel Stander due attori giganteschi.

Donal Pleasance è George, un ometto pavido, zerbino adorante della bella moglie Teresa (Francoise Dorléac) esuberante e dominatrice.

la coppia di nevrotici borghesi se la dovrà vedere con Dicky (Lionel Stander) un criminale di terz'ordine grande e grosso, burbero, cattivo. Un bestione, un gorilla, anche nell'aspetto. Un maschio Alpha contro George la mammoletta, l'uomo lampadina.

Davvero inutile entrare nel dettaglio delle dinamiche dell'improbabile terzetto, so solo che la bocca mi si è aperta quasi subito e si è richiusa solo ai titoli di coda.

Certo, è anche uno spaccato dei rapporti tra uomo e donna, cesellato su basi ancestrali, primordiali: "è solo uno scherzo!" dice lei: "e queste sono botte!" dice l'orco.

Mentre scrivo butto un occhio in rete alla ricerca di informazioni, dettagli e scopro che ci sarebbe molto da dire ma sarebbe un riportare a parole mie dettagli e curiosità che sono comunque a portata di mano e poi non c'ho voglia.

Non ho visto tutti i film di Roman Polanski ma so per certo che questo è senza dubbio il mio preferito dei suoi, l'ho stabilito ieri mentre lo vedevo e cosa leggo oggi in rete?

Ecco cosa:

In una vecchia intervista -datata 1969- Polanski afferma che Cul de Sac è il suo film migliore, dal punto di vista cinematografico. "Se fossi alla ricerca del cinema come Beckett è alla ricerca del teatro, non farei che film come Cul de Sac. Sfortunatamente o forse per fortuna, amo la vita e amo divertirmi, amo fare film."

No ma mica ne capisco de cinema!

Orso d'oro a Berlino

Cul de Sac segna l'esordio di Blisset (non ancora Jacqueline) in una piccola parte.

Ma che è sta cazzata che le stelle sono solo 5? Mille stelle!

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