Si sentiva la mancanza di una recensione su "Death Church" degli anarcho-punx Rudimentary Peni. Una rece dedicata a "Cacophony" rende sì giustizia al menefreghismo che ha coperto la band, e che di solito copre tutte le valide formazioni, ma non poteva mancare una descrizione concernente uno dei capitoli più epidermici dei folli in questione.

"Death Church" viene pubblicato nel 1983 per l'indie label Corpus Christi. Non sono lontani i tempi della Crass Records ma, probabilmente, qualcosa è andato per il verso storto tra i musici-comunardi più famosi del rock e questi orrorifici psicopatici. Non posso aggiungere altro: non sono in possesso di biografie o interviste (cartacee come virtuali) in grado di esplicare dettagliatamente la storia del gruppo.

L'album dura trentadue minuti ed è composto da ventuno canzoni. Qualcosa non quadra? Se siete amanti della pop song da centottanta secondi, vi avverto già da ora, non troverete nulla di "quadrato" nelle note di "Death Church". Se, al contrario, amate la sperimentazione o la goliardia...accomodatevi senza problemi!

Punk, certo, ma anche deflagrazioni rock 'n' roll, un pizzico di noise e greve inquietudine dark. Qualcuno l'ha definito un disco "death rock" ma, personalmente, non vorrei usare a capocchia aggettivi che potrebbero rivelarsi dei veri e propri boomerang. Diciamo che se amate la follia di Pistols e Damned, pur condensata a livello cronometrico, e il cupo incedere di Joy Division e Christian Death, sembre condensati, questo è il disco che fa per voi. Ma ripeto: dovete prediligere le schegge alle canzoni e le urla al canto.

La voce di Nick Blinko, infatti, sembra un bastardo incrocio tra quella di John Lydon (PIL) e quella di David Tibet (Current 93). Infantile, schizoide e straziante.

"Death Church": una breve ma monolitica molotov lanciata contro il mondo dei media, delle corporations e dei vivisettori. C'è anche spazio per l'ironia e per divagazioni non-sense. Pazzesco. Eppure, nel suo grezzume, l'opera riesce a regalare perfino dei momenti epici. Ascoltatevi brani come "Radio Schizo" o "Army of Jesus" con la sua litania diabolica. Fondamentale. Per capire l'Anarcho Punk, l'Horror Punk e anche parte di quello che, in maniera generica, possiamo chiamare "Gothic Rock".

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