"L'infinito attuale nella sua forma più alta ci ha creato e ci sostenta, mentre nelle sue forme secondarie transfinite si manifesta tutto intorno a noi e occupa addirittura le nostre menti" Georg Cantor.

Nonostante la quantità sterminata di romanzi pubblicati, personalmente mi risulta sempre difficile 'scovare' opere originali. Qualche volta però capita l'eccezione come nel presente "Luce Bianca", il primo romanzo pubblicato da Rucker nel 1980.

Parte prima: biografia dell'autore. Rudolf von Bitter Rucker lontano discendente di Hegel, laureato in matematica con un dottorato in logica, è un personaggio fuori dall'ordinario, dotato di una personalità complessa e difficilmente inquadrabile. Egli stesso affermerà di non sentirsi mai completamente integrato all'interno della società. Progetta software a Silicon Valley e vanta esperienze nel campo delle intelligenze artificiali, inoltre ha tenuto corsi di filosofia della scienza. Storica la sua opportunità di discutere con il genio matematico Kurt Gödel nei suoi ultimi anni di vita. L'affascinante e sorprendente incontro con Gödel è inserito nel capitolo 4.2 del sorprendente volume di Rucker di divulgazione scientifica "La Mente e L'Infinito". Scrisse poesie dove vengono menzionate le sue personali esperienze con LSD. Fu profondamente segnato dal mito dell'amplificazione di coscienza indotto dalle droghe psicotrope e dal paradosso delle realtà virtuali. Rivelerà successivamente di aver ottenuto maggiori gradi di percezione con la meditazione e la preghiera. Fece parte parte del gruppo Punk Rock dei Dead Pigs e nel '95 incise il CD "Like a Passing River" con il compositore neobarocco Roy Wheldon. Nell'ambito più propriamente narrativo, la sua scrittura rientra nel genere fantascientifico Cyberpunk del quale fu tra i padri fondatori. Assai importante il ciclo "Software", in quanto lo vide impegnato in una revisione approfondita delle leggi della robotica elaborate da Asimov. Forse è l'unico o tra i pochi che è in grado di ampliare i temi fantascientifici conservando la tradizione e rinnovandone le prospettive. La sua capacità di districarsi attraverso i paradossi lo conduce a eludere i suoi riferimenti scientifici, confrontandosi con i limiti del pensiero e della vita, fino a raggiungere un inesistente assoluto. Rucker preferisce dichiararsi fondatore di uno stile personale denominato 'transrealismo', dove viene narrata la vita reale in termini fantastici, ma con un maggior uso di terminologie matematiche. I romanzi spesso sono autobiografici e con protagonisti carichi di contraddizioni, di paure ed incertezze: in realtà si tratta di versioni modificate, smantellate e riassemblate dello stesso Rucker. Particolarmente interessante il suo sito, dove tra i molti argomenti è anche possibile scaricare gratuitamente software di vario genere.

Parte seconda: Luce Bianca - Che cos'è il problema del continuo di Cantor? "Nell'erba attorno a me stavano crescendo fiorellini gialli. Mi chinai per esaminarne uno. All'inizio sembrava una semplice stella a cinque punte.Poi notai che su ogni punta della stella c'era una stellina più piccola.Osservai meglio.Su ogni punta delle stelle secondarie comparivano stelline ancora più minute, sormontate da altre più piccole, che a loro volta...Per ispirazione improvvisa intravidi in un sol colpo l'intero schema della regressione all'infinito". (Luce Bianca, parte II, cap.9). Non molti scrittori sarebbero stati capaci di amalgamare letteratura e matematica in un solo ed entusiasmante romanzo sfruttando l'esempio di un semplice fiorellino giallo. Con questo racconto Rucker è riuscito a creare un'opera estremamente particolare, accattivante, arguta, profonda e divertente. Il protagonista è il giovane matematico Felix Rayman il quale gradisce fare meritati e lunghi pisolini sul pavimento dello studio, con la speranza di visualizzare meglio qualche costrutto complesso sulla teoria insiemistica. Fin qui niente di strano se non fosse che saltuariamente il suo corpo astrale decide di separarsi da quello fisico. Ad un certo punto viene 'braccato' da una creatura diabolica e nel contempo scopre un misterioso trattato di fisica iniziatica dalle pagine friabili e scivolose intitolato: "Cimön e come arrivarci". Cimön è un mondo arcano a due facce, il Fronte e il Retro. In apertura del racconto è raffigurato uno schema grafico tratto dal Cimön di F. R. (editore sconosciuto). Felix abbandonerà definitivamente il suo corpo fisico, per affrontare un viaggio attraverso vari livelli di infinito, con la compagnia del fantasma Kathy. Incontrerà Cantor, Hilbert ed Einstein al tavolo numero 6.270.891 nell'albergo di Hilbert. Nel corso della storia vedrà addirittura Gesù e il Diavolo e raggiungerà persino la velocità della luce. Questo è soltanto un breve accenno sui contenuti della trama, ma vi posso assicurare che le sorprese sono innumerevoli.

In sostanza si tratta di un'opera unica ed eccentrica, carica di riferimenti matematico-scientifici e di un brillante umorismo in grado di richiamare alla memoria il meraviglioso "Alice nel Paese delle Meraviglie" di Lewis Carrol.

Valutazione libro: 4 su 5. Difficoltà lettura: 4 su 5. Saluti assoluti.

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