Due anni dopo la fortunata esperienza di "The Battle", torna con questo "The Revenge" la coppia di cantanti "monstre" della scena metal odierna: l'americano Russell Allen (frontman dei Sympohny X) e il norvegese Jorn Lande (ex Ark, Masterplan, tanto per citarne alcuni...).
La formula è sostanzialmente la stessa dell'album precedente e non c'era neanche bisogno di cambiarla, dati i convincenti risultati ottenuti con l'ottimo predecessore: una "mente creativa" nella persona di Magnus Karlsson, compositore di tutte le musiche e testi, nonchè polistrumentista qui all'opera su chitarra, basso e tastiere, coadiuvato dal valido Jaime Salazar alla batteria e ovviamente le due "ugole d'oro" dietro ai microfoni.
Non cambia l'idea di base, quindi e non cambia neanche la forma rispetto al precedente: anche qui infatti troviamo 12 canzoni di classico heavy metal molto melodico e di sicuro impatto, tanto da risultare di immediato e facile ascolto. Le 12 tracce sono equamente suddivise: 6 sono "collaborazioni" tra Allen e Lande, mentre le canzoni "soliste" sono 3 a testa: così, per non fare torto a nessuno...
Il disco viene introdotto proprio dalla title-track, anticipata da un intro soffuso di tastiere e orchestrazioni di sottofondo, per poi aprirsi in un brano potente e diretto, ben interpretato dalla coppia di cantanti, le cui voci si intrecciano e si amalgamo tra cori e sovraincisioni, in perfetta sintonia, senza risaltare e senza togliere spazio l'una all'altra. Proprio questo, unito ad una produzione volutamente più "cattiva" e orientata verso un sound più duro, è forse uno dei piccoli nei dell'album: le voci dei singer sono infatti molto simili e in alcuni casi distinguerle diventa inpresa ardua; inoltre la ricerca di un sound più orientato al "metal" ha portato ad accentuare i toni bassi ed i riffs di chitarra, in alcuni casi a discapito della melodia e degli assoli, producendo un sound a volte un po' impastato; nulla che pregiudichi comunque la qualità dell'album.
Parlando delle canzoni, c'è da sottolineare la diversa attitudine dei due singer che in questo "The Revenge" è ancora più evidente: la voce di Jorn infatti meglio si presta ad interpretazioni più melodiche, un esempio è l'ottima "Master of Sorrow", un perfetto mix tra la dolcezza delle iniziali note di pianoforte e l'aggressività della parte centrale, in cui spicca un ottimo assolo di Karlsson; dall'altra parte la voce di Russell dà il meglio di sè nelle tracce più aggressive a lui riservate, come il veloce hard-rock di "Will You Follow".
Entrambi comunque danno prova di grandi talento e capacità (come se ce ne fosse bisogno...), e sono in grado di adattarsi sia alle parti più melodiche e delicate sia a quelle più grezze e "tirate", sempre con grande espressività; quando i due cantano insieme nascono dei piccoli capolavori: ne sono un esempio le splendide "Just a Dream" e "Wake Up Call", due potenziali singoli da classifica, dalle linee melodiche accattivanti e in grado di stamparsi immediatamente nella testa di chi ascolta e non uscirne più..ascoltare per credere!
In definitiva si tratta di un ottimo album, che conferma quanto di buono fatto nel precedente, perdendo però forse un po' in quanto a freschezza della proposta ed avendo come difetto (se così si può chiamare...) il fatto di ricalcare praticamente "The Battle", non proponendo spunti particolarmente innovativi, se non un leggero irrobustimento del sound generale. Ma averne al giorno d'oggi album di questa qualità...
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