Correva l'anno 2000 quando l'ormai ex musa del grande Andrew Lloyd Webber, forte della sua voce eterea e capace di portare l'ascoltatore in un'altra dimensione, dopo la sperimentazione pop/new age di "Eden", si calava nei panni di un'algida regina delle nevi per dare alle stampe un album nel concept e nell'atmosfera molto simile a quel "Vespertine" che è da molti, me compreso, considerato l'apice della carriera di Bjork. A differenza della collega islandese però Sarah Brightman non è quel tipo di artista che cerca sempre di inserire nella sua musica chissà quali ardite sperimentazioni, anche a costo di produrre canzoni di qualità non sempre così brillante, tutt'altro: "La Luna" non si discosta di un millimetro dal Classical Crossover contaminato dalla new age, tanto caro alla soprano inglese. Nulla di nuovo sul fronte occidentale dunque, ma la storia della musica insegna che un disco non deve per forza essere innovativo per essere bello e a conti fatti in questo album si raggiungono picchi qualitativi davvero elevati, sia nei pezzi più propriamente pop sia in quelli in cui il background classico della Brightman si fa sentire di più.
Tra i brani di questo tipo spiccano sicuramente "La Califfa", composta da Ennio Morricone, e l'eterea "How Fare This Spot", senza nulla togliere a "Figlio Perduto" e "Solo Con Te", basate rispettivamente sulle opere di Beethoven e di Handel. Dove però, almeno mio modesto parere, la Brightman dà il meglio di sé è nelle canzoni più ammiccanti al pop/new age, dove la sua voce abbandona l'imponenza del cantato lirico per divenire, con una scioltezza impressionante, calda, intima e quasi sussurrata. A dimostrarne le capacità espressive vi sono splendide ballate angeliche ("Scarborough Fair", "Hijo de La Luna", "She Does Not See Him"), così come mid-tempo atmosferiche ("This Love", "A White Shade of Pale"), nonché la curiosa quanto riuscita sperimentazione jazz-oriented di "Gloomy Sunday". Il tutto è arrangiato e prodotto splendidamente, cosa, questa, che contribuisce benissimo alla resa qualitativa dell'album, le cui atmosfere algide e invernali sono ottimamente ricreate e perfettamente cucite sull'ugola d'oro di Sarah.
"La Luna" è dunque un disco solido che vale la pena ascoltare, magari in una sera invernale mentre con il camino acceso si sta a vedere la neve che leggera avvolge il mondo intorno a noi in un manto candido. Se proprio si vuole vedere un difetto in questo validissimo lavoro si può trovare la già citata assenza di novità in campo prettamente artistico-musicale, ma quando l'opera di un qualsivoglia artista si fa gustare così piacevolmente direi che ci si può tranquillamente passare sopra.
Elenco tracce testi e video
03 Scarborough Fair (04:11)
Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary and thyme
Remember me to one who lives there
He once was a true love of mine
Tell him to make me a cambric shirt
Parsley, sage, rosemary and thyme
Without no seams nor needle work
Then he'll be a true love of mine
Have him wash it in yonder dry well
Parsley, sage, rosemary and thyme
Where ne'er a drop of water e'er fell
And then he'll be a true love of mine
Tell him to find me an acre of land
Parsley, sage, rosemary and thyme
Between salt water and the sea strands
Then he'll be a true love of mine
Tell him to reap it with a sickle of leather
Parsley, sage, rosemary and thyme
And gather it all in a bunch of heather
Then he'll be a true love of mine
Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary and thyme
Remember me to one who lives there
He once was a true love of mine
04 Figlio Perduto (04:37)
Muri die vento
Notte è scesa
Padre e figlio sono insiem
Con un cavallo
Vanno avanti
In questa grande oscurità
Ma ad un tratto
Il bimbo trema
Dalla paura
Freddo si fa
Padre oh padre
Tu non hai visto
Re degli elfi
Eccolo la
Figlio perduto,
Vuoi far un gioco?
Gioia ti porto
Vieni con me
Padre oh padre
Hai già sentito
Cosa mi dice
E che vuol' far'?
Figlio perduto
Se tu non vieni
Io userò la forza che ho
Padre oh padre
Re degli elfi
Mi sta toccando
Male mi fa
E il bambino,
Con occhi chiusi
Lui non si muove
Perso è già
Figlio
Figlio perduto
Se tu non vieni
Io userò la mia forza
Padre oh padre
Re degli elfi
Mi sta toccando
Male mi fa
E il bambino,
Con occhi chiusi
Lui non si muove
Perso è già
... perso è già
05 A Whiter Shade of Pale (03:39)
We skipped the light Fandango
Turned cartwheels 'cross the floor
I was feeling kind of seasick
But the crowd called out for more
The room was humming harder
As the ceiling flew away
When we called out for another drink
The waiter brought a tray
And so it was that later
As the Miller told his tale
That her face, at first just ghostly
Turned a whiter shade of pale
She said there is no reason
And the truth is plain to see
But I wandered through my playing cards
And I would not let her be
One of the sixteen vestal virgins
Who were leaving for the coast
And although my eyes were open
They might just as well've been closed
And so it was that later
As the Miller told his tale
That her face, at first just ghostly
Turned a whiter shade of pale
16 Time to Say Goodbye (04:05)
Sarah:
Quando sono sola
sogno all'orizzonte
e mancan le parole,
si lo so che non c'è luce
in una stanza quando manca il sole,
se non ci sei tu con me, con me.
Su le finestre
mostra a tutti il mio cuore
che hai accesso,
chiudi dentro me
la luce che
hai incontrato per strada.
Time to say goodbye. -- Con te partirò.
Paesi che non ho mai
veduto e vissuto con te,
adesso sì li vivrò.
Con te partirò
su navi per mari
che, io lo so,
no, no, non esistono più,
it's time to say goodbye. -- con te io li vivrò.
Andrea:
Quando sei lontana
sogno all'orizzonte
e mancan le parole,
e io si lo so
che sei con me, con me,
tu mia luna tu sei qui con me,
mio sole tu sei qui con me,
con me, con me, con me.
Time to say goodbye. -- Con te partirò.
Paesi che non ho mai
veduto e vissuto con te,
adesso sì li vivrò.
Con te partirò
su navi per mari
che, io lo so,
no, no, non esistono più,
Both:
con te io li rivivrò.
Con te partirò
su navi per mari
che, io lo so,
no, no, non esistono più,
con te io li rivivrò.
Con te partirò
Io con te.
17 Memory (04:09)
Midnight
Not a sound from the pavement
Has the moon lost her mem'ry?
She is smiling alone
In the lamplight
The withered leaves collect at my feet
And the wind begins to moan
Mem'ry
All alone in the moonlight
I can smile at the old days
Life was beautiful then
I remember
The time I knew what happiness was
Let the mem'ry live again
Ev'ry street lamp
Seems to beat
A fatalistic warning
Someone mutters
And a street lamp gutters
And soon it will be morning
Daylight
I must wait for the sunrise
I must think of a new life
And I mustn't give in
When the dawn comes
Tonight will be a memory too
And a new life will begin
Sunlight through the trees in the summer
Endless masquerading
Like a flower as the dawn is breaking
The memory is fading
Touch me
It's so easy to leave me
All alone with my mem'ry
Of my days in the sun
If you touch me
You'll understand what happiness is
Look a new day has begun
Carico i commenti... con calma