Era una giornata uggiosa e triste, una di quelle giornate in cui nemmeno “Un massacro di ferite da punta” (chi conosce i Cannibal Corpse capirà) mi avrebbe tirato su: una di quelle giornate in cui gli Slipknot potevano sembrare persone serie, una di quelle giornate in cui gli autobus a Torino erano in orario e in cui stavano finendo i lavori nei cantieri, una di quelle giornate in cui mamma non aveva bruciato niente cucinando. Insomma era una giornata per niente Brutal. Io comunque nutrivo ancora il desiderio di impiccare il postino con la cintura dell’accappatoio, e non aspettavo altro che suonasse: passavano le ore e io continuavo a giocare con la cintura dell’accappatoio in attesa che arrivasse la mia vittima… che avesse intuito qualcosa da come lo guardavo i giorni scorsi ?
Mentre mi arrovellavo per darmi una risposta, il campanello trillò due volte (e si sa che il postino suona due volte… allo stesso modo in cui nei romanzi gialli il colpevole è sempre il maggiordomo) e io balzai in piedi precipitandomi giù dalle scale; ma proprio quando stavo per accalappiarlo, vedo che ha in mano la foto di un pollo morto e infuocato… Che sia l’opuscolo informativo del Ministero sull’ Aviaria ? No, no, molto meglio! E’ “Nemesis Divina” dei Satyricon, il disco che avevo ordinato dopo che Glenn Benton e i suoi Deicidio mi avevano prosciugato il conto in banca per pagare la cauzione delle bestie di Satana.
Questo disco non mi dava l’aria di essere molto Brutal perché sui dischi Brutal c’è sempre qualcosa di marcio e non solo qualcosa di morto. Però poteva essere sempre un disco Black! E che c’è di meglio di una giornata Black ? Domenica In. Già ma oggi (cioè quel giorno) non era domenica, e quindi non potevo godermi Zequila con i suoi vestiti presi dal cast di “Barry Lindon” (o forse de “Le relazioni pericolose, non ricordo) che fa a botte con Pappalardo. La conclusione è che la cosa migliore che mi potesse capitare era una giornata Black.
Con qualche piccolo pregiudizio, rimisi in tasca la cintura dell’accappatoio e tornai in casa. “Nemesis Divina” poteva ancora cambiare le sorti di questa giornata in cui tutto filava liscio… troppo liscio (questa frase non è copiata da qualche film di Sylvester Stallone, lo giuro)… E così mi tornavano in mente le parole del buon Max Gazzè che cantava “… Salvarti sull’orlo del precipizio è quello che una musica può fare…” ve lo ricordate quel video in cui l’aereo stava precipitando e Max salvava tutti con le casse dello stereo ? Sì sì proprio quello… mi ha segnato l’infanzia: appena aprii il cd, capii immediatamente che i Satyricon fanno sul serio… C’è 1 una foto di loro su sfondo blu di loro tre con delle alabarde e delle asce in mano (insomma sembrano la squadra di hockey di Satana) e uno in mezzo che ha pure un teschio umano!!!! Questi sono cattivi cattivi, pensai, e intanto schiacciai play “This is Armageddon” dice il cantante e subito dopo ecco che un vortice di aria delle tempeste fredde sferzanti tenebrose norvegesi malvagie si generò dalle casse dello stereo! Perfino Glenn Benton si sarebbe spaventato di fronte alla forza di ghiaccio e gelo che i Satyricon sanno creare: Glenn sì, ma mamma no! Infatti arrivò e mi diede il cucchiaio di legno in testa (ho sottoposto questa frase all’ attenzione di Gorge Fisher: pare che abbia in mente una canzone intitolata “Wooden Spoon Smashed Face”).
Non sarà stata un’alabarda norvegese forgiata dall’elfo “Elf”, ma fece comunque male. Non c’ è niente da fare, mamma è la più Brutal di tutti. Ma stavolta dovevo seguire il verbo dell’elfo “Elf” e dell’elfessa fatata “Centurian Median” (ogni riferimento alla casa discografica per la quale i Satyricon incidono è PURAMENTE CASUALE) così de(i)cisi di andare avanti nell’ ascolto rischiando di fornire nuovo materiale alla fervida immaginazione dei Cannibal Corpse. Fu la volta di “Forhesketshjykst” (questa canzone doveva inizialmente essere il titolo di un disco dei Deicidio che poi hanno optato per “Insynerhtykmnjijhgf” ). Bellissima stupenda estrema glaciale fredda oscura ventosa. I Satyricon sono proprio come si sono fatti fotografare: sono armati, cattivi, alabardati, asciati, insomma “cornuti e mazzati”… Ma non è tutto! Il cd mi riservava ancora una gamma assortita di battaglie nordiche con tanto di rune magiche e coltelli di ghiaccio, lame di neve (che non sembra, ma quando sono incantate con le maledizioni di Dophjkyt, fanno molto male), tormente di vento e pupazzi di neve… no, quelli no. I pupazzi di neve non sono per niente Black… anche se guardando il corpsepaint di Satyr e compagni si direbbe che lo siano eccome. Le canzoni andavano avanti e leggendo il libretto è venuta anche a me tantissima voglia di parlare in latino: in verità io il latino non lo so, ma tanto neanche loro, quindi che differenza fa? Così inizia a borbottare “Historia Magistra Vitae” e “Alea iacta est” e “Cartago delenda est” e “Oderint dum metuunt” e “Dulcis in fundo” e tutte ste frasi qui. Meno male che non era un disco degli Angeli Morbosi altrimenti mi sarei messo a parlare in babilonese…
Ma le note glaciali e nevose di Ghiaccio, Satiro e Kveldulvfghjktyt (mi fa paura già a nominarlo) sprigionano in me la passione elfica delle foreste maligne cosicché pronuncio le formule magiche di " Centurian Median” (l’elfessa, ben inteso) che dicon così: jkhfbnmdywq e shjkjhden dom shjhj ghut, ma soprattutto $$$$$$$$$. A quel punto sapevo le formule di Centurian Median e non mi rimaneva che truccarmi da pupazzo di neve, prendere una lancia di adamantio norvegese, uno scudo nordico, cambiare il mio nome magari in “Glacial Freezing Cold” o in “Freezer Bosch” o in “Ice Cream” (no questo non è abbastanza Black) e fare tante foto conciato così; poi avrei potuto anche fare un disco, magari, e intitolarlo “O Tite Tute Tate Tibi Tanta Tiranne Tulisti”, che è un titolo latino ed ha un retrogusto di antico e di misterioso molto Black (no lo sapevate ma dietro lo pseudonimo di Ennio si cela un antesignano di Euronymous).
Purtroppo i Satyricon non indugiano tanto sul dio Satana delle tenebre e del male, sire del peccato e della notte eterna che “infiniti addusse lutti ai cristiani… lor salme abbandonò di cani e d’augelli l’orrido pasto” (Glenn Benton, “Luciferiade” , I, 2-5… … . pare che Glenn abbia un side project in cui fa il rapsodo): ma in fondo a questo pensano già i Deicidio, che in quindici anni di carriera han sfornato quindici capolavori su queste tematiche. Ora sono passati un po’ di giorni da quella giornata Black e devo dire che “Nemesis Divina” è stato un acquisto azzeccato, la ciliegina sulla torta, il cacio sui maccheroni, e perché no, una spina nel fianco (era troppo Black questa frase, non potevo ometterla). Infatti questo è un cd olimpico ed è sponsorizzato da McDonald®, San paolo®, Coca-cola® e tutta quella gente lì con cui i Napalm Death se la prendono tanto: in sette canzoni non fa altro che parlare di neve, ghiaccio, vento, e agoni più o meno sportive. Pare che Ghedina e Rocca abbiano dichiarato che “Nemesis Divina” è il loro portafortuna (e si vede!!!!) e che l’hanno trovato all’Olympic Store di Piazza Vittorio.
(Non) lasciatevelo sfuggire, questo cd farà diventare campioni anche voi!
Elenco tracce testi samples e video
01 The Dawn of a New Age (07:27)
"And I looked, And behold a pale horse:
And his name that sat on him was Death
And Hell followed with him. And power was given
Unto them over the fourth part of the earth,
To kill with sword, And with hunger, And with death,
And with the beasts of the earth".
And then again "I saw and beheld, a black horse;
And he that sat on him had a scythe; And a crown
Was given unto him and he went forth conquering, And to Conquer
And there was a great earthquake, And the sun became black
As sackcloth of hair, And the moon became as blood.
And the stars of heaven fell unto the earth,
Even as a fig tree casteth her untimely figs,
When she is shaken of a mighty wind, And the heaven
Departed as a scroll when it is rolled together,
And every mountain and island were moved out of their Places."
Almighty mountains and rocks, I beg you fall on them.
For the great day of wrath is coming, And who shall be able to stand?
02 Forhekset (04:31)
Forhekset av tidenes vind, Besatt av Nattens kolde gufs
Under ravnsvart himmel de bedriver Blodskam og hor
Med skingrende stemmer de påkaller Dypets makter
I en sirkel bundet av Grimme visjoner
Båret av dyrets Glans, Omfavnet av dødens vinger
Av det dypeste hat i det sorteste av det mørke
I en eng av torner... Nå i fullmånens besettende lys
De nagler englene til jorden med sjel og kropp
Kaos hersker over de hvite domener
Profetier blir oppfylt
Jorden står i et hav av flammer
03 Mother North (06:25)
Mother North, How can they sleep while their beds are Burning?
Mother North, Your fields are bleeding
Memories... The invisible wounds
Pictures that enshrine your throne, Gone
A Future benighted still they are blind
Pigeonhearted beings of flesh and blood
Keeps closing their eyes for the dangers that Threat...Ourselves and our nature
And that is why
They all enrage me
Sometimes in the dead of the night I mesmerize my soul
Sights and visions prophecies and horror
They all come in one
Mother North, United we stand (Together we walk)
Phantom North, I'll be there when you hunt them down
04 Du som hater Gud (04:21)
Du som hater gud, og kristent liv
Føler hans nervær, som en bitter kreft
Her må det skjendes, og skjendes kvasst
Himmerikets enger, dynket i blod
Hater av gud
Og lyspesten
Se inn i guds lamme øyne
Så spytter de i hans åsyn
Slå i hjel hans ynkelige lam
Med klubbe
Gud med ditt og dine
Har du lagt mitt norgesrike, i ruiner
Fordumstiders staute skikk og bruk
Kvestet du med dine stygge ord
Nå skal du bort fra vår mark
05 Immortality Passion (08:23)
I am the beast in passionate pain
I am the grim being of the highlands
Of the other side...
I am winter when you freeze
I am the hammer and you are the anvil
Forever in warfare my heart is
With my passion of despair
Still though I was there when the hills were born
And when the wind blew for the first time
So there are reasons for my existence
Seems like I dwell in a circle
Somewhere in the Nordic Hemisphere
Where the howling winds rage
And the mountains are majestic
I can breathe and where there is
Human flesh I feel strangled
Open the gate to immortality
I stand proud awaiting the glory
Of a new morning...Darkness
06 Nemesis Divina (06:54)
Eder har gjort vaart rike raattent
eder har gjort vaart gull rustent
og flammene fra de veldige sletter er alt vi har aa minnes fra verdig
manns tid
Eder har bragt kvalmende lys i dragens hule
eder har malt kors paa hammer
og vi har siktet pilen paa menneskesønnens usle trone
Nemesis divina splinten i øyet paa jehova
Nemesis divina kniven i hjertet paa guds sønn
Eder har bragt elsk til fiende
Eder har gjort ravn til due Men det olme øyet er vendt mot eder og hevnens
klokke ringer
Eder er vitnesbyrd om brente broer og glemte sanger
Eder er barmhjertighetens fedre og milleniumspestens budbringere
Dog skal en dag naa komme da eder barn i tre skal henge
Nemesis divina splinten i øyet paa jehova
Nemesis divina kniven i hjertet paa guds sønn
For stridsmenn har naa hevet øksen og bespottelsens tegn er reist
Nemesis divina - for straffen maa komme
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Altre recensioni
Di wwwhatemoornet
Mother North resta là, sul piedistallo, ineguagliabile… poco più sotto Forhekset.
Satyr e Frost riescono a creare due assoluti capolavori che valgono da soli il prezzo del disco.
Di SeventhKing
"Nemesis Divina rappresenta l'essenza più pura e devastante di ciò che viene definito True Norwegian Black Metal."
"L'album è assolutamente privo di tracce deboli: i sette atti che lo compongono sono veri e propri inni nordici, appassionati e crudeli."
Di Lustmord
Il Male ha deciso di giocare con la musica: bastano 30 secondi per immergersi nell'Inferno.
"Mother North", monumento dell'orgoglio pagano e dell'odio verso i cristiani.